Ecco l’incredibile scoperta: Carlos, che oggi ha 46 anni, non è affatto morto. Ha deciso di vivere da eremita lontano da tutti e dalla civiltà, nei boschi della Maremma. Aveva 26 anni quando ha detto ai genitori che sarebbe andato a comprare delle sigarette: da allora non l’hanno più rivisto. Il medico psichiatra Carlos Sanchez Ortiz De Salazar è fuggito così da casa a Siviglia, dopo un periodo complicato. Lo avevano cercato ma senza risultati, e dopo qualche anno dalla sua sparizione era stato dichiarato morto.
Per 20 anni la famiglia ne ha pianto la scomparsa, fino a quando, qualche giorno fa, si è riaccesa la speranza. A più di 2000 chilometri di distanza due uomini alla ricerca di funghi si trovavano in una zona inaccessibile del bosco che protegge Cala Violina, quando si sono imbattuti in un vero e proprio accampamento. Da una tenda è uscito un uomo. “Sono spagnolo, mi chiamo Carlos e vivo qui da vent’anni. Mi avete riconosciuto ora devo scappare”, ha detto Carlos, che ha mostrato il passaporto, subito fotografato dai due.
La notizia si è subito diffusa e grazie alla foto messa in rete è stato possibile rintracciare i genitori, che non appena hanno saputo del figlio sono scoppiati in un pianto liberatorio. Sono partiti con il primo volo venerdì, accompagnati dai volontari di Penelope, l’associazione dei familiari e degli amici delle persone scomparse, e sono arrivati all’aeroporto di Fiumicino. Poi hanno raggiunto il bosco di Scarlino. Purtroppo quando sono arrivati sul luogo dell’incontro, di Carlos non c’era traccia. I genitori vogliono rispettare la sua volontà, anche se per ora rimangono in Italia, nella speranza di riabbracciarlo o rivederlo anche solo per un attimo.