Il Die Welt inoltre sottolinea come la Russia possa ora godere dei vantaggi ottenuti dalle operazioni militari svolte in Siria. Grazie ad esse Putin potrà, durante i negoziati, affermare le proprie posizioni. Putin dovrà comunque discutere con i suoi prossimi alleati riguardo Assad: Arabia Saudita e USA sono categorici riguardo le dimissioni di Assad, supportato invece dal presidente russo. Il quotidiano tedesco puntualizza: “Per la Russia queste divergenze tra i Paesi anti-Assad — USA, Arabia Saudita e Turchia — significano innanzitutto che essa può posizionarsi come una parte negoziale costruttiva“.
La Russia di Vladimir Putin si è dimostrata da subito disposta ad aiutare il Governo francese inviando a Parigi forze appartenenti alla Protezione Civile ed all’Aviazione russa. In un telegramma inviato dallo stesso Putin a Francois Hollande, il Presidente russo si è detto sin da subito disponibile alla collaborazione per combattere il terroristi. Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, ha dichiarato: “Si tratta di sostegno morale, sono parole che vengono dal cuore e naturalmente, dal momento che vogliamo tutti raggiungere in qualche modo la pace, occorrerà fare tutto il possibile per dimostrare che in realtà siamo solidali e uniti”. Il faccia a faccia tra Vladimir Putin e Barack Obama al G20 ha intanto portato ad un importante risultato (dati i rapporti tra Russia e Stati Uniti): un messaggio condiviso dai due Presidenti, “Imperativo risolvere la crisi in Siria”.