PARIGI – Una settimana dopo i tragici attentati a Parigi, emergono ancora delle notizie piuttosto terribili. Un infermiere che era uscito per godersi la serata al caffè Comptoir Voltaire quando, all’improvviso, è scoppiata una forte esplosione. L’uomo, senza pensarci neanche per un istante, ha soccorso l’unico ferito che sembrava avesse perso coscienza. Dopo aver strappato i suoi vestiti per fargli un massaggio cardiaco, arriva la scoperta: fili elettrici collegati a una bomba. In un primo momento, le persone che si trovavano nelle vicinanze pensavano che si trattasse di una fuga di gas. Durante quella settimana erano in corso dei lavori alle tubature della zona. La verità, però, era che Brahim Abdeslam, fratello del ricercato Salah Abdeslam, si era appena fatto saltare in aria.
A raccontare questo episodio è Hervé Deguine, ex giornalista e residente nel quartiere di boulevard Voltaire. Deguine ha raccolto le testimonianze di feriti e vicini per cercare di ricostruire l’accaduto. Un fatto che il giornalista considera “un attentato dimenticato dai media”, in quanto l’unica vittima è stata proprio il kamikaze. Motivo per cui l’attenzione è stata inferiore rispetto agli altri attentati. Hervé Deguine afferma che è necessario ascoltare anche le persone che si trovavano nel bar.
Secondo le informazioni del giornalista, Brahim entra nel caffè poco prima delle 21.40, vestito in modo normale, e si dirige verso i tavolini della ‘terrasse’. Catherine, una delle cameriere del locale, lo accoglie e gli chiede cosa desidera ordinare. Momento in cui, senza pronunciare neanche una parola, il kamikaze apre la giacca e aziona l’esplosivo. Il terrorista aveva due bombe, una sulla schiena e una davanti, ma ad esplodere è stata solo quella dietro. Dopo che l’ordigno è scoppiato, Abdeslam si è abbattuto contro la vetrata che si è incrinata.
L’infermiere, ancora ignaro di quanto stesse accadendo per le strade di Parigi, tenta immediatamente di soccorrere l’uomo. Lo sdraia a terra, gli apre quel che rimane dei vestiti e vede dei fili elettrici “arancioni, rossi e neri”. Per non creare panico – racconta il vicesegretario di Reporter senza frontiere – tra gli altri clienti, fa uscire tutti dal caffè e chiama i pompieri. L’infermiere, solo in quel momento, capisce che Parigi è sotto attacco.