Rozzano e il Natale a rischio: è giusto sopprimere il presepe?

La questione è più complessa di quanto si possa credere. In diversi talk show abbiamo potuto avere un saggio dell’“Islam-pensiero” da parte di neo-convertiti, molti dei quali proprio Italiani. Gli islamici in Italia sono tanti ed esercitano liberamente il proprio diritto a parlare, scrivere, disquisire dei difetti del Cattolicesimo e della cultura occidentale: una libertà che, nei territori dove l’Islam è la prima religione, forse tali personaggi possono solo sognare. E’ giusto, allora, concedere così tanta libertà nel nostro Paese? Se lo chiedono i nostri politici, che finalmente si sono svegliati dal torpore e, all’urlo di “Nessuno tocchi il presepe!”, hanno assediato la cittadina lombarda, apostrofato malamente il Preside, cantando a squarciagola i classici canti di Natale. Il tutto, non a caso, proprio a ridosso della campagna elettorale per eleggere il prossimo Sindaco di molte città, tra le quali Milano.

Una mossa, quella di Salvini, Gelmini e La Russa, salutata con giubilo da alcune persone, ma aspramente criticata da alcuni genitori, che hanno difeso il Preside e gridato alla strumentalizzazione della situazione di Rozzano. Il Preside “Grinch”, nel frattempo, si è dimesso. L’uomo non ha mancato, però, di rendere nota la sua lettera di dimissioni, nella quale tenta di dissipare una nube, innalzata forse inutilmente da alcuni genitori, che aleggia attorno alla sua contestatissima scelta. E’ anche questo il Natale, la festa in cui tutti dovremmo essere più buoni e nel corso della quale invece, tra un pacchetto regalo ed un presepe sempre più in pericolo, finiamo ancora una volta per scannarci.