Maiorca (Spagna) – “Ci amiamo, anche se la gente dice che è sbagliato“. A rilasciare tale dichiarazione è la 18enne Sara, che parla con assoluta naturalezza del sentimento amoroso che la lega a suo padre Cris, 36 anni, dal quale è venuta al mondo una bambina, rapidamente affidata allo Stato. La storia incestuosa è uscita allo scoperto proprio dopo la scelta, da parte dello Stato, di prendere la custodia temporanea della bimba. Alla base di una tale, drastica decisione, non vi è tanto il rapporto incestuoso consensuale tra Cris e sua figlia: i rapporti consanguinei non sono ritenuti perseguibili in Spagna. A fare scalpore, semmai, è la testimonianza choc rilasciata dalla madre tradita, che è anche nonna della piccola.
In Spagna ha suscitato parecchio scalpore la trasgressiva storia d’amore tra Cris e sua figlia Sara, contornata da una serie di accuse rilasciate dall’ex moglie dell’uomo, che inchiodano il 36enne come un violento. E’ questo il motivo per cui lo Stato ha predisposto l’affidamento per la bambina, che invece i due amanti vorrebbero crescere assieme, come una vera – ma strana – famiglia.
In una recente intervista, Cris ha tentato di spiegare alla Spagna intera il rapporto tra lui e la sua figlia-amante: un legame visto dalla maggior parte delle persone come un abominio. “La nostra relazione è iniziata come tutte le altre: andavamo d’accordo, c’è stato un flirt, e quindi la fiducia. Potremmo essere padre e figlia, ma lei non mi ha mai visto come un genitore perché io sono molto più come un amico che una figura paterna”.
Una dichiarazione allucinante nella sua semplicità, arricchita dalle parole della 18enne Sara, che ha acconsentito ad intrattenere una relazione più che intima con il padre-nonno della sua piccola. “Il nostro rapporto è un pò insolito, ma è sicuramente peggio dare un bambino in adozione quando non ce ne è il motivo”, ha spiegato la ragazza. In attesa di conoscere la sentenza delle autorità iberiche, la Spagna cerca di assorbire lo choccante colpo della storia d’amore incestuosa tra Cris e Sara.