Secondo gli esperti meteorologici, l’anticiclone che fino ad ora ha mantenuto la nostra penisola a temperature ad un livello autunnale-primaverile sta per finire. Niente allarmismi: fino a Capodanno il tempo dovrebbe rimanere stabile, anche se comincia a mancare un terreno fertile per la permanenza dell’alta pressione nell’area Mediterranea centro-occidentale e in Europa centrale. Dalla Siberia comincia però ad avvicinarsi un’aria gelida che potrebbe portare la prima neve della stagione.
Come conseguenza, ci sarà un progressivo calo termico sulle regioni adriatiche che poi si diffonderanno anche nel resto del paese. Questo cambio di temperature dovrebbe avvenire tra i giorni che precedono il Capodanno e quelli immediatamente successivi, anche se esse si avvicineranno verso la media stagionale. Per i giorni del 2 e del 3 gennaio è prevista la neve nella maggior parte del territorio, a cui farà seguito un momento aumento dell’alta pressione. Per il 6 gennaio si attende ancora la neve, anche se da tradizione il giorno della Befana è freddo e nevoso.
Questi modelli sembrano comunque abbastanza attendibili e confermano che la nostra penisola dal 6 al 12 gennaio vedrà molte perturbazioni. Anche il resto dell’Europa, colpita dall’anticiclone, vedrà una progressiva diminuzione delle temperature e un probabile aumento della possibilità di passare il giorno della Befana sotto la neve.