Loretta Cormier, una docente di antropologia all’Università dell’Alabama, ha pubblicato uno studio sul cambiamento dell’organo riproduttivo maschile durante il trascorrere delle epoche storiche. La studiosa ha affermato che il pene non ha sempre avuto la stessa forma, ma si è modificato nel corso dei secoli per soddisfare i desideri delle donne. “Prima il pene aveva le vertebre” sottolinea Cormier. In un’intervista al Telegraph, la scienziata ha spiegato che l’organo riproduttivo dei primitivi aveva delle piccole vertebre e un piccolo osso chiamato baculum. Per sfortuna, questa struttura ossea avrebbe reso molto difficile la penetrazione e quindi il raggiungimento dell’orgasmo per le donne. Come se non bastasse, i rapporti sessuali duravano solo pochi secondi.
Secondo la ricercatrice, le donne avrebbero preferito accoppiarsi solo con gli uomini che avevano il pene senza vertebre. In questo modo avrebbero potuto provare piacere durante l’atto sessuale. “Il membro maschile non è solo simbolo di virilità, ma rappresenta il piacere femminile” ha aggiunto la studiosa. L’antropologa Cormier ha dato meno importanza alle dimensioni dell’organo genitale maschile, in quanto nell’antichità le donne preferivano membri più piccoli e delicati, tipici degli antichi greci. Quelli più grandi erano associati ai barbari e ai demoni. Con il tempo, le preferenze femminili in materia potrebbero essere cambiate.