UK – Millie Bartle è una bimba nata con la gastroschisi, un difetto della parete addominale che porta come conseguenza la fuoriuscita degli organi. Durante la 12esima settimana di gravidanza, un’ostetrica ha spiegato a Maria Dennison, la madre 28enne della piccola, che c’era una massa fuori dal corpo del feto, cioè il suo intestino. Alla coppia è stato consigliato di abortire, ma loro hanno rifiutato e Maria ha portato a termine la gravidanza. “Ero molto preoccupata – ha spiegato la donna – Sapevo che finché sarebbe rimasta dentro di me sarebbe stata salva, ma alla nascita avrebbe avuto bisogno di un’operazione”.
Quando Millie è venuta alla luce, il suo intestino era fuori dal corpo. I medici hanno deciso di avvolgerla con della pellicola trasparente in modo da mantenere gli organi umidi. Gradualmente, hanno cercato di reinserirle l’intestino dentro il corpo, ma questo le faceva crollare la pressione sanguigna. I dottori hanno quindi deciso di inserire gli organi in un sacchetto di plastica. Dopo 56 giorni di terapia intensiva, a Millie è stato permesso di andare a casa perché il pericolo maggiore era scongiurato.
Durante il primo anno di vita, però, la bambina ha avuto problemi di digestione perché il suo intestino non riusciva a svuotarsi come dovrebbe. Millie è stata portata in ospedale molte volte perché il suo vomito era di un verde scuro. Fortunatamente, i suoi organi si sono abituati a ricevere cibo e la piccola può mangiare senza problemi. I genitori di Millie hanno ringraziato i medici che hanno salvato la vita al loro piccolo angelo.