Il prossimo 14 luglio la città di Bologna ospiterà David Bowie Is, sontuosissima mostra dedicata all’indiscussa icona musicale scomparsa lo scorso gennaio. Si tratta di una mostra itinerante unica nel suo genere che ha debuttato per la prima volta nel 2013 al Victoria and Albert Museum di Londra, per poi spostarsi successivamente in Canada, Brasile, Francia, Australia. In questo momento l’esposizione si trova in Olanda, e si appresta a sbarcare anche nel nostro paese per l’unica tappa italiana.
A contendersi il ruolo di città ospitante della mostra su Bowie concorreva anche Milano, a cui alla fine è stata preferita Bologna da una delegazione proveniente da Londra. Il luogo designato sarà il MAMbo, il museo di arte moderna di Bologna, ritenuto particolarmente idoneo per la sua struttura architettonica ad accogliere un grande numero di visitatori. Il Presidente di Bologna Musei Lorenzo Sassoli De Bianchi ha precisato che il progetto era stato avviato già da prima della morte di Bowie, come è stato in seguito ribadito anche dal sindaco Merola. Diversamente da quanto si potrebbe penserare, quindi, l’evento non è nato come un modo per ricordare un artista scomparso, bensì come un’occasione per rendere omaggio ad un artista che ha segnato a prescindere molte generazioni.
La mostra si preannuncia essere a dir poco faraonica, già a partire dai 350mila dollari investiti per gli allestimenti, senza contare i considerevoli costi per portare in tutto il mondo quello che sembra un vero e proprio tour musicale. Di certo un’occasione ghiotta per Bologna, che si vedrà al centro di un panorama internazionale imponente, come (o forse ancora di più) era successo per la mostra della Ragazza con l’orecchino di perla a Palazzo Fava. Sono già previsti, infatti, moltissimi arrivi di turisti italiani e non, che verranno guidati con un percorso di immagini e video attraverso la carriera di un vero e proprio ‘uomo caduto sulla terra’, che ha saputo legare in modo originale la musica alle arti visive, per non parlare dell’influenza nel mondo della moda. Ad impreziosire l’esposizione ci saranno più di 300 oggetti ed installazioni imponenti, studiate per valorizzare una ricca serie di spartiti, manoscritti, fotografie di Herb Ritts ed Helmut Lang, e costumi, tra cui spicca il celebre abito disegnato da Ziggy Stardust. Il tutto racchiuso nella prima mostra retrospettiva sull’incredibile carriera di artista a 360°, capace di essere costantemente innovativo e di influenzare in maniera incomparabile tutti gli ambiti che ha toccato.