ITALIA – Le unioni civili sono legge da oggi, 11 Maggio 2016, in Italia. Il via libera è arrivato dalla Camera di Montecitorio dove resterà alla storia questa meravigliosa giornata. Il testo è stato approvato con 372 voti a favore, 51 contrari e 99 astenuti.
“Battaglia da fare anche a rischio di perdere voti, quando ci sono delle cose giuste da fare vanno fatte. È legge, punto.”, ha dichiarato Matteo Renzi, “Nessuno di noi ha fatto calcoli o ha verificato con i dati dei sondaggi. L’atteggiamento di una parte del mondo cattolico era atteso e per certi aspetti anche comprensibile. Trovo però fuori luogo le dichiarazioni di chi collega questo fatto con il referendum costituzionale. Ma se uno deve perdere dei voti per una battaglia giusta li perde. Facciamola finita. Sono molto contento, oggi è un giorno di festa, l’Italia fa un passo in avanti. Era un giorno molto atteso. Naturalmente ci sono le polemiche di quelli che avrebbero voluto di più, di quelli che avrebbero voluto di meno, ma c’è una gioia molto forte, molto diffusa di coloro che finalmente vedono riconoscere diritti alle coppie omosessuali“.
E’ stata una bellissima giornata per tutte le coppie che aspettavano questo momento, sia omosessuali che eterosessuali, da tantissimo tempo e per chi desiderava questa legge per il proprio futuro. Anche l’Italia oggi ha raggiunto il resto dell’Europa, nonostante ci siano già commenti e richieste di poter ricorrere all’obiezione di coscienza da parte di alcuni sindaci.
Domani alle ore 12, presso la Sala stampa della Camera dei deputati, alcuni parlamentari terranno una conferenza stampa per presentare iniziative per l’indizione di un referendum abrogativo in materia di unioni civili. Monica Cirinnà ha risposto così a questa richiesta:”Lo aspettiamo a piene mani. Ci darà la spinta per arrivare presto al matrimonio egualitario. L’Italia si rivolterà al conservatorismo, al bigottismo e al medioevo“.
In Italia oltre ad aiutare moltissime coppie omosessuali questa legge provvederà ad aiutare moltissime coppie di fatto che, sino ad oggi, non avevano la possibilità di avere gli stessi diritti di una coppia sposata. Il nostro Paese è stato colpito dalle critiche dei vescovi ma, come ha dichiarato Giovanni Legnini, questa scelta è necessaria ed è arrivata anche in ritardo rispetto a ciò che nella società si è sviluppato e ai diritti umani che attendevano da troppo tempo un riconoscimento.