testamento biologico

Da oggi il testamento biologico è ufficialmente in vigore

Da oggi tutti i cittadini hanno il diritto di esprimere, attraverso lettere firmate autenticate, le loro decisioni future in materia sanitaria. Questo è il testamento biologico che consente di disporre anticipatamente della propria vita. Alcuni comuni si sono organizzati con dei registri ad hoc all’interno dei quali è possibile depositare le proprie volontà sanitarie. Per chi non avesse la fortuna di risiedere in un comune così all’avanguardia è possibile affidarsi ad un notaio, o ad associazioni come la Coscioni che, assieme ai notai, ha già raccolto oltre 8000 dichiarazioni anticipate di trattamento.

Queste dichiarazioni vanno inoltre rese note al fiduciario, fornendo a questo una copia del testamento biologico. Il fiduciario è colui che esprimerà le nostre volontà quando non saremo più in grado di farlo, e che in caso di nuove cure o invenzioni valuterà se sono coerenti con il nostro pensiero. Tutti possono essere fiduciario, a patto che si sia raggiunta la maggiore età. In ogni caso finchè siamo coscienti potremo sempre revocare e modificare le dichiarazioni anticipate di trattamento.

Ma queste volontà verranno poi concretamente rispettate? La legge consente l’obiezione di coscienza ai singoli medici. Dunque se un medico si rifiuta di obbedire alle volontà del paziente, la struttura ha il dovere di trovare un sostituto che adempia la sua volontà . Purtroppo però ci sono alcuni ospedali cattolici che hanno dichiarato che di fronte ad alcune richieste dei pazienti obietteranno in blocco.  Questa gente, verrà però denunciata. Considerate che nel nostro paese eutanasia e suicidio assistito sono ancora vietati.

Marco Cappato della Coscioni ha dichiarato:” Da oggi siamo mobilitati per impedire che la legge sia frenata dalla disinformazione, dai mille ostacoli burocratici e dal boicottaggio da parte di certi poteri. In particolare, chiediamo alle istituzioni ad ogni livello di informare correttamente i cittadini sui loro nuovi diritti, chiediamo alle Regioni di inserire le Disposizioni Anticipate di Trattamento nella tessera sanitaria e ci prepariamo a presentare denunce penali contro eventuali provvedimenti di questo o dei futuri Governi che mirassero a introdurre inesistenti possibilità di imposizione di coscienza da parte delle strutture sanitarie private sulla pelle dei cittadini malati”.