Dopo appena un giorno dall’uscita dall’Unione Europea, i britannici ci stanno già ripensando. Oltre all’eventualità di un nuovo referendum affinché Scozia e Irlanda ottengano l’indipendenza dal Regno Unito, si parla anche di altri referendum sulla Brexit per “ribaltarne” l’esito. I voti per il “Leave”, benché risultati in maggioranza, sono stati solamente 51.9%, un dato che valorizza il fatto che gli inglesi siano divisi sulla questione. Scozia e Irlanda in particolare la popolazione si era espressa per il “Remain” in maggioranza.
Una petizione è stata già avviata da alcuni sostenitori del campo Remain trovando forza nel fatto che l’allontanamento dall’UE sia avvenuto per pochi voti: 51,9% per il “Leave” e 48,1% per il “Remain”. Già 1 milione di britannici ha firmato la proposta e pertanto questa dovrà essere presa in considerazione per un dibattito parlamento. Questo infatti si verifica qualora una petizione raggiunga le 100 mila firme. “Chiediamo al governo di attuare una legge per cui se il campo del Remain o del Leave è inferiore al 60% sulla base di un’affluenza inferiore al 75%, ci dovrebbe essere un altro referendum”.
Una seconda petizione riguarda direttamente il destino della capitale. Oltre 100 mila britannici si stanno mobilitando per fare in modo che Londra resti nell’Unione Europea, dichiarandosi quindi indipendente. “Londra – si legge nel testo promosso su Change.org – è una città internazionale e vogliamo restare nel cuore dell’Europa”. I sostenitori di questa proposta si sono rivolti direttamente al sindaco della città, Sadiq Khan, esortandolo a prendere in considerazione l’idea. “Non preferirebbe essere il presidente Sadiq? – hanno scritto – Faccia sì che questo accada!”.