PAVIA – E’ successo ieri sera nel tranquillo paese di Dorno, in provincia di Pavia, l’ennesimo femminicidio. Verso le 23 Emanuela Preceruti, 44 anni, durante una lite con l’ex compagno ha deciso di chiudersi in casa accorgendosi che la discussione stava diventando violenta. E’ stato a questo punto che Roberto Garini, infermiere 51enne, ha deciso di sfondarne la porta con una mazza chiodata penetrando nell’appartamento.
La donna ha cercato di nascondersi nel bagno proteggendo la figlia, ma Garini è riuscito a raggiungerle e a sparare circa 10 colpi d’arma da fuoco con la sua calibro 9. Sei colpi hanno colpito Emanuela che è morta così, stringendo la sua bambina nel tentativo di proteggerla. La giovane, ferita al fianco da un proiettile, si è finta morta per salvarsi dall’ira del loro carnefice. Quando Garini è uscito dall’appartamento la piccola, a soli 12 anni, ha scavalcato il balcone raggiungendo quello del vicino dal quale si è lanciata dal primo piano. Trasportata in ospedale, non è grave.
Il rapporto tra i due era iniziato circa un anno fa sui social network. Lui separato e lei ancora sposata al suo secondo marito col quale, però, non viveva più da tempo. La storia dopo poco iniziò ad essere complicata fino a quando ieri sera l’uomo ha scatenato tutta la sua violenza su Emanuela, che voleva interrompere la relazione. Dopo l’omicidio, Garini ha chiamato il 118 si è consegnato ai Carabinieri di Vigevano, che lo hanno trovato a terra abbracciato al corpo della donna ormai privo di vita.