FERMO – Ieri mattina è arrivata una notizia allarmante per gli studenti che hanno affrontato la maturità nei mesi scorsi. Il Ministero dell’Istruzione sta procedendo all’annullamento della terza prova in alcuni istituti della città di Fermo, nelle Marche. Sembra infatti che il quiz a risposta multipla fosse strutturato in modo da fornire la risposta esatta alla domanda. La Procura sta approfondendo la questione per individuare gli studenti a cui sarà effettivamente annullata la prova, e di conseguenza anche il risultato finale degli esami.
Settembre è da sempre considerato il mese peggiore dell’anno per gli studenti, costretti a ritornare sui banchi di scuola. Chi ha invece superato gli esami di maturità vede questo periodo come punto di svolta da cui iniziare, indipendentemente dalla scelta di frequentare l’università, una nuova vita. Questo almeno fino a ieri mattina quando nel sito ufficiale del Miur, il Ministero dell’Istruzione ha annunciato quello che nessun diplomato vorrebbe mai sentirsi dire: la prova di maturità potrebbe venire annullata. Una situazione questa che rievoca la trama del film “Immaturi”, uscito nel 2010. I protagonisti sono un gruppo 38enni, amici fin dai tempi della scuola che con gli anni si erano divisi e ora costretti a riunire il gruppo. Il motivo? Il loro esame di maturità è stato annullato e loro si trovano costretti a ripeterlo.
Dopo i controlli effettuati dagli ispettori inviati dal Ministero, era emerso che la terza prova era stata “manomessa”. Nel quiz infatti era presente uno schema preciso con cui riuscire ad individuare la risposta corretta tra le alternative fornite. Il trucco era facile: il numero delle lettere che componeva la prima parola della domanda, corrispondeva alla risposta esatta. Ad esempio “A” corrispondeva alla prima risposta poiché la parola era composta da una sola lettera, mentre “Cosa” rappresentava la quarta risposta. Una scoperta questa che invalida la prova stessa annullando di conseguenza il voto finale della maturità. Sotto accusa per il momento sono il Liceo Scientifico paritario Da Vinci, l’istituto paritario Don Bosco e l’istituto Scuola Domani di San Benedetto. Sono ancora in corso le indagini per riuscire a distinguere gli studenti in possesso della “chiave di lettura” per affrontare il quiz da quelli che invece non erano a conoscenza.