Un gruppo di scienziati ha dichiarato di aver finalmente risolto il mistero del Triangolo delle Bermuda.. “Le strane sparizioni di navi ed aree in transito in quella zona – hanno dichiarato – sono dovute alla presenza di nubi esagonali”. Queste, causerebbero raffiche di vento di oltre 270 km/h e onde di oltre 13 metri, la cui combinazione spiega perché in quella zona accadano spesso tragedie inspiegabili. “Stando alle recenti scoperte che abbiamo fatto- continuano – possiamo affermare che i mezzi scomparsi sono stati colpiti da vere e proprie bombe d’aria lanciate contro l’oceano, che li hanno travolti”.
“Avvistare nuvole disposte in ordine è tutt’altro che facile – ha dichiarato Steve Miller, meteorologo della Colorado State University, che ha passato buona parte dei suoi studi sulla formazione di nuvole nella zona del Triangolo delle Bermuda – la maggior parte delle volte si presentano come distribuite a caso”. La scoperta è stata infatti resa possibile grazie all’uso di un radar satellitare per misurare cosa accade al di sotto di queste nuvole particolari. “Da quello che abbiamo scoperto – ha affermato Randy Cerveny, meteorologo dell’Arizona University – le nuvole formano microesplosioni, sostanzialmente getti d’aria in discesa dalla parte inferiore della nube che poi colpiscono l’oceano creando onde che a volte possono essere di dimensioni enormi”. Risultato? Qualsiasi cosa si trovi in zona al momento viene spinto verso il basso e poi spazzato via.
Da quando nel 1964 un quotidiano pubblicò un articolo parlando delle tragedie che continuavano a verificarsi nel Triangolo delle Bermuda, o Triangolo del Diavolo, la zona è entrata nell’immaginario collettivo come area maledetta. Diverse spiegazioni sono state date nel tempo per cercare di svelarne il mistero ma a causa della vastità dell’area, circa 500 mila chilometri quadrati, non si è mai riusciti a raggiungere dati certi. E così nella zona compresa tra l’arcipelago delle Bermuda (vertice nord), l’isola di Porto Rico (vertice sud) e la penisola della Florida (vertice ovest), navi ed aeri hanno continuato a sparire misteriosamente.
Per alcuni si tratta di suggestione, per altri di un vero e proprio mistero. Secondo la Guardia Costiera degli USA, il numero di incidente avvenuto nel Triangolo delle Bermuda è nella media rispetto ad altre località. Ma il fascino di scoprire cosa accade in quei 500 mila chilometri quadrati ha reso la zona al centro di numerose teorie che comprendono campi magnetici, vulcani sotterranei, depositi di gas, piramidi sottomarine, rapimenti ed incontri con alieni. Ora si parla di nuvole esagonali che creano bombe d’aria talmente potenti da rovesciare navi e far precipitare aerei. L’unica certezza che ha sempre accumunato gli appassionati di misteri è che qualcosa accade, e le testimonianze arrivano fino al 1492, quando la bussola di Cristoforo Colombo impazzì senza motivo durante il viaggio che culminò con la scoperta del continente americano,