SOMALIA – Un camion bomba è esploso in un mercato a Mogadiscio, capitale della Somalia, causando 35 vittime e una quarantina di feriti. Le autorità sospettano che il reale obiettivo degli attentatori fosse in realtà altrove e che la strage avvenuta sia stata solo una tragica fatalità. Per ora nessuno ha rivendicato l’attentato ma i sospetti ricadono sul gruppo islamista di Al Shabaab. “Fanno spesso ricorso ad attacchi suicidi” ha spiegato la polizia.
Secondo la ricostruzione della polizia, il camion sarebbe esploso una volta giunto nel mercato distruggendo completamente la zona. Almeno 35 persone sono rimaste uccise nell’esplosione, comprese donne e bambini, mentre altre 40 sono rimaste ferite; il bilancio è purtroppo ancora provvisorio poiché non si conoscono le condizioni delle persone soccorse. “Non siamo sicuri che il vero obiettivo dell’attentatore suicida fosse il mercato: il mezzo potrebbe essere esploso prima del previsto in un luogo casuale, sfortunatamente non isolato – ha dichiarato la polizia – In quel momento, il mercato era molto affollato”.
Le autorità somale che stanno indagando sull’attentato non hanno escluso che si tratti di una tragica coincidenza. Il mercato Kawo-Godey, nel quartiere di Wadajir, non corrisponde al “profilo” di un possibile bersaglio terroristico. Inoltre, nelle vicinanze del mercato, e nell’intero quartiere, non ci sono edifici governativi, installazioni militari o altri obiettivi tipici degli attentati terroristici. “Nella zona non c’è nulla quindi che, se colpito dai terroristi, gioverebbe alla loro causa causando un danno al governo” hanno precisato. Se questa ipotesi si dovesse rivelare vera, sorgerebbe dunque un secondo ma non meno importante quesito a cui dare risposta: dov’era diretto in realtà il camion?