suicidio

La prima macchina al mondo per il suicidio (portatile e si può stampare in 3D)

E’ “Sarco” il nome della prima macchina al mondo per suicidarsi. A inventarla è Philip Nitschke, noto in tutto il mondo anche con il nome di Dr. Death, ovvero dottor Morte. Non è un caso che gli sia stato affibbiato questo soprannome, infatti è conosciuto per essere attivista e presidente dell’associazione pro-eutanasia Exit-international. Egli è stato anche il primo medico al mondo a somministrare l’eutanasia ad un suo paziente nel 1996. Inoltre è stato oggetto di critiche sull’uscita del suo libro “The peaceful pill” nel 2006. Il manuale in cui spiega le procedure sul suicidio assistito è rivolto in particolar modo agli anziani gravemente malati. Il suo intento è quello di dare alle persone il diritto di decidere come e quando morire.

Il dottor Nitschke non è nuovo alle provocazioni, anzi proprio quest’anno con la sua nuova idea e ha già fatto discutere tutto il mondo. Si tratta di una macchina per il suicidio stampabile in 3D il cui costo si aggirerà sui 1000 euro. E’ stata creata in modo che sia facile da utilizzare.

Si compila un questionario online per garantire che l’utente finale sia in buono stato di salute mentale. Se l’esito del test è positivo vengono fornite quattro cifre che consentono di accedere all’interno della capsula. Una volta entrati ci si potrà sdraiare comodamente sul lettino e premere un pulsante. A questo punto la macchina inizierà a sprigionare azoto liquido. Il livello di ossigeno si abbassa e il paziente si trova in uno stato di stordimento. La morte avviene nel giro di pochissimi minuti.

SarcoSarco” può essere trasformata anche in una bara se l’utente lo desidera mentre la base riutilizzata da altre persone. Con la sua facilità di costruzione e di trasporto, Philip Nitschke con questa macchina vuole dare la possibilità a tutti di decidere il proprio fine vita nel modo migliore possibile.