Un violento terremoto ha colpito l’isola di Taiwan. Circa 150 persone sono state soccorse e portate fuori dagli alberghi ed edifici danneggiati nella città di Hua-lien. Il sisma di magnitudo 6.4 ha causato 225 feriti, 5 morti e 88 dispersi. Per motivi di sicurezza sono stati chiusi ponti e autostrade. Inoltre almeno 40.000 case sono rimaste senz’acqua.
Al momento c’è ancora apprensione per le persone intrappolate nel Marshal Hotel. I soccorritori stanno cercando di salvarle ma la situazione è difficile a causa del cedimento del piano terra. Un dipendente è stato tratto in salvo ma altri due sono rimasti intrappolati nell’edificio.
Ore di apprensione a Taiwan, si temono ulteriori scosse di assestamento
L’evento sismico ha avuto luogo a 20 chilometri dalla città portuale ad una profondità di 9,5 chilometri. E’ avvenuto alle 23.50 ora locale e nonostante la scossa sia stata molto forte non è scattata l’allerta tsunami. Per i soccorsi è intervenuto anche l’esercito. Secondo alcune fonti locali ci sarebbe anche un altro albergo, il Beautiful Life, danneggiato dal terremoto. Numerosi anche gli edifici pericolanti nelle zone limitrofe. Alcune immagini iniziano già a circolare sui social e mostrano strade dissestate ed edifici accasciati su un lato a causa dei danni subiti. Sono impressionanti le foto del palazzo Yunmen Cuidi, in cui si trovano uffici e appartamenti residenziali, completamente pendente per via del piano terra danneggiato. Nei giorni scorsi si erano verificate altre scosse di magnitudo 6.1 e 5.5. Adesso gli abitanti della città sono in apprensione per la possibilità che si verifichino altre scosse di assestamento.
Taiwan è nota per essere una zona fortemente sismica, infatti si trova nel punto di congiunzione di due placche tettoniche chiamata “Pacific Rim of Fire”. Il sisma più letale di Taiwan si verificò nel 1999 con magnitudo 7.6. In quell’occasione morirono 2.400 persone. La terrà tremò violentemente anche due anni fa e si registrarono 116 vittime.
Il rappresentate dell’ufficio italiano di promozione economica commerciale e culturale a Taiwan, Donato Scioscioli, fa sapere che non ci sarebbero italiani coinvolti.