Luigi De Magistris e il progetto autonomia per Napoli

Napoli, De Magistris punta all’autonomia e ad una “moneta aggiuntiva”

Luigi De Magistris ha annunciato il suo piano per l’autonomia della città di Napoli, anticipando anche di essere pronto ad introdurre una nuova moneta nel capoluogo campano che vada ad affiancarsi all’euro. Il sindaco della città partenopea, con un lungo post su Facebook, ha dichiarato di essere pronto a dare una significativa accelerata al suo progetto politico che punta ad una vera e propria autonomia.

Nel definire Napoli “ribelle al sistema”, anche se sempre operante nel pieno rispetto dei principi costituzionali, il primo cittadino partenopeo ha lanciato una serie di frecciatine all’attuale governo M5S-Lega, etichettato come un esecutivo a “evidente trazione anti-meridionale”. Proprio per questo motivo, secondo l’ex magistrato è giunto il momento che la città campana “scriva la storia”, sfidando apertamente il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, che più volte in passato ha invocato il separatismo, a bloccare il progetto dell’autonomia.

Entrando nello specifico del suo piano, De Magistris ha spiegato di essere pronto ad approvare tre delibere. La prima si basa proprio su “Napoli città autonoma”, ed è una sorta di manifesto politico tendente a gettare le fondamenta per concretizzare la spinta autonomista del sindaco. La seconda, ancora più dettagliata, prevede la cancellazione del debito contratto con lo Stato definito “ingiusto”. Infatti il primo cittadino partenopeo ha affermato che quel denaro accumulato durante le gestioni commissariali legate al post-terremoto e all’emergenza rifiuti non rientra nelle responsabilità dei cittadini napoletani che, dunque, non sarebbero tenuti a pagare nulla allo Stato, anzi, andrebbero risarciti. Per l’ex magistrato, senza questo debito sarebbe stato possibile oggi avere molti più servizi funzionanti all’interno della città.

Infine è arrivata la proposta destinata a far discutere: l’introduzione a Napoli di una “moneta aggiuntiva all’euro”. Al momento il progetto è ancora in fase embrionale, dunque non è dato sapere quanto costerà la valuta partenopea e nemmeno quale sarà il suo nome. Ricordiamo che già nel 2012 l’amministrazione De Magistris aveva provato a lanciare il “Napo”, ovvero una sorta di moneta tutta napoletana ideata, all’epoca, dall’assessore al Commercio Marco Esposito. L’esperimento si rivelò un autentico flop e, nonostante l’iniziativa fosse stata presentata come una misura utile per aiutare i cittadini e i turisti “a spendere meglio”, dopo pochi mesi se ne persero le tracce.

Le dichiarazioni di De Magistris sull’autonomia di Napoli e sulla moneta aggiuntiva hanno provocato l’immediata reazione del Partito Democratico. La senatrice Valeria Valente (capogruppo del PD al Senato e segretaria della Commissione giustizia) su Twitter ha scritto che dopo la bocciatura da parte dei giudici contabili della cosiddetta “norma Salva-De Magistris”, ora si è costretti a leggere dell’obiettivo di cancellare il debito, di promuovere l’autonomia e di lanciare addirittura una moneta napoletana. La senatrice ha definito l’attuale sindaco del capoluogo campano come “la barzelletta di se stesso”, ritenendo che con le su dichiarazioni il primo cittadino stia mettendo in ridicolo l’intera città di Napoli.

Patrizia Gallina