“Napoli fa schifo”: il minimalismo firmato Facci che fa discutere

Filippo Facci

Deve aver mal interpretato il concetto di “minimalismo” Filippo Facci, una delle penne più caustiche di “Libero” e dell’intero giornalismo tricolore. Il giornalista “prezzemolino” del piccolo schermo è tornato, con un editoriale al veleno, ad affrontare la questione napoletana che, a seguito delle dichiarazioni discusse e discutibili di Massimo Giletti, aveva destato non poche polemiche. Facci è bravissimo a trasformare un polverone in un vero e proprio tornado e, in poche ma concise righe, ha ferito la società partenopea più della rappresentazione mediatica proposta da un’altrettanto discussa serie TV “Gomorra”.

PUZZA MEDIATICA. “Vedi Napoli e poi puzza” è il titolo dello scandaloso editoriale di Filippo Facci, che parte dalla ripresa della “questione Giletti” per fornire la propria visione della città di Napoli, apostrofata dal regista Ferzan Ozpetek come una “Città di fascino e cultura”. Il commento di Facci è, purtroppo, ben lontano dall’encomio offerto dal cineasta de “Le fate ignoranti”. “Può anche darsi che a Massimo Giletti piaccia vincere facile: ma è impressionante la bruttezza argomentativa mostrata dal Consigliere Comunale Antonio Crocetta, contro il quale il conduttore si è giustamente scagliato nel corso della puntata domenicale de “L’Arena” su Raiuno – premette il giornalista su “Libero” – Ed è ancora più impressionante l’impudenza con cui un magistrato di note simpatie progressiste, Nicola Quatrano, è intervenuto su “Repubblica” per difendere l’indifendibile, cioè Crocetta, secondo il quale Massimo Giletti “Riduce sempre Napoli a problemi minimalisti” (voleva dire minimali, il minimalismo è una tendenza artistica e culturale) a dispetto dei problemi reali, che sarebbero “Gli investimenti che non si fanno al Sud””.

Volevate il minimalismo? – incalza Filippo Facci – Eccolo: Napoli fa schifo, in tutta Europa non esiste una città del genere, lo pensiamo anche noi, e quello della spazzatura è un problema storico-culturale che nel tardo 2015 salta ancora agli occhi. E al naso“. Lo sfoggio al minimalismo “Faccista” non è passato di certo inosservato ai cittadini napoletani e non solo, che hanno rapidamente risposto a tono agli insulti, per certi versi gratuiti, dell’editorialista di “Libero”. “Più che libero pensiero, libero cervello, nel senso che il pensiero è fuggito via. Ma la pagano anche?” chiede a Facci un internauta. Un altro commento lasciato sotto l’editoriale del giornalista non lesina di “complimentarsi” per la qualità dell’editoriale di Facci. “Ma dico io un soggetto così non si mette vergogna a scrivere articoli così vuoti di argomenti e basati solo su insulti e retorica da 4 soldi? Mah… chi vi fa lavorare meriterebbe una denuncia!”.