Matteo Salvini si prepara a rivoluzionare la Lega. Al partito fondato da Umberto Bossi di chiara tendenza “nordista”, seguirà un nuovo movimento di stampo decisamente più “nazionalista”, in virtù di quanto si sta verificando negli ultimi tempi, con il partito guidato dal ministro dell’Interno che, stando agli ultimi sondaggi elettorali, ad oggi sarebbe in testa alle preferenze degli italiani, tallonato dal Movimento 5 Stelle.
Come riporta il “Corriere della Sera”, già dal 14 dicembre 2017 è stato inserito in Gazzetta Ufficiale lo Statuto di quella che si chiamerà Lega per Salvini premier, che non solo scalzerà la precedente Lega Nord, ma si presenterà rinnovata anche e soprattutto per quanto riguarda le sue finalità principali e il logo. Sotto il profilo prettamente estetico, infatti, scomparirà il vecchio manifesto, nel quale non dovrebbe più essere presente l’immagine stilizzata di Alberto da Giussano che, però, potrebbe continuare a campeggiare nei manifesti elettorali. Il colore verde verrà messo da parte, per lasciare spazio ad uno sfondo blu, sul quale troneggerà in bella vista (di colore bianco) la scritta del nuovo partito.
L’aspetto più importante, tuttavia, sarà quella che già viene definita come la “svolta sovranista” di Matteo Salvini. La Lega, infatti, si prepara a tramutarsi in un movimento rivolto a tutto il Paese, dunque non più solo agli elettori della Padania com’era stato negli anni di Bossi. Nell’articolo 1 dello Statuto, infatti, si legge che l’obiettivo del partito è quello di guardare alla “libertà e sovranità dei popoli a livello europeo”. I soci fondatori, oltre all’attuale ministro dell’Interno, saranno il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, il ministro per la Famiglia e le Disabilità Lorenzo Fontana, il tesoriere Giulio Centemero e Roberto Calderoli. L’annuncio ufficiale della nascita di questo progetto era atteso per questi giorni, ma pare che il vicepremier abbia preferito rimandare ad un altro momento, concentrandosi maggiormente sugli ultimi successi elettorali in Trentino Alto Adige e sulle questioni più urgenti che in queste settimane il governo è chiamato ad affrontare.
Bisogna sottolineare che la Lega per Salvini premier non cancellerà il partito precedente, ma la svuoterà di tutti i suoi membri e funzioni. Infatti verrà lanciata una nuova campagna d’iscrizione che non dovrebbe prevedere differenziazioni tra vecchi e nuovi militanti. L’unica distinzione destinata ad essere confermata, sarebbe quella tra “soci sostenitori” e “soci ordinari militanti”. Inoltre sicuramente permarrà il divieto di far parte di sette segrete o massoniche, pena l’espulsione dal movimento.
Sulla Lega Nord di Bossi, invece, continuerà a pendere la rateizzazione dei 49 milioni di euro relativi ai fondi che sarebbero stati intascati illecitamente fra il 2008 e il 2010; un’incombenza che, dunque, non dovrebbe andare a pesare sui conti correnti e sui beni del partito a tendenza “sovranista” che Matteo Salvini sta per lanciare nel panorama politico italiano.
Patrizia Gallina