Giunge un ulteriore segnale di rinascita da Genova dopo la tragedia del crollo del Ponte Morandi del 14 agosto. In queste ultime ore, infatti, è stato comunicato che, in seguito ad un investimento di 18 milioni di euro effettuato dal Gruppo Pellan, azienda pavese che si occupa di materiali tecnici, la startup BeDimensional (appartenente all’Istituto italiano di tecnologia di Genova) potrà aprire il primo stabilimento di genere al mondo in grado di produrre grafene.
La struttura verrà edificata proprio nell’area della Valpolcevera, nei pressi del ponte autostradale in cui circa quattro mesi fa si è consumato il dramma. Si tratta di una notizia indubbiamente importante che dà una forte spinta al desiderio di ripresa da parte del capoluogo ligure. Ricordiamo che il grafene è un materiale a base di carbonio che rappresenta il futuro del settore industriale, poiché permette di realizzare diversi tipi di prodotti ma anche nuove tecnologie, tra i quali rientrano anche le batterie e i computer quantistici. Al momento, tra i maggiori produttori del pianeta svetta la Cina.
BeDimensional è stata fondata nel 2016 e la sua prima sede è stata aperta proprio all’interno dell’Istituto italiano di Tecnologia di Genova. La startup è impegnata soprattutto in tre settori: la lavorazione della plastica che mira alla realizzazione di prodotti addizionati con grafene con caratteristiche termiche e meccaniche superiori alla norma; i rivestimenti anticorrosivi e, infine, il comparto dell’energia, in particolare le batterie. Dopo aver ottenuto il via libera ad aprire il suo impianto nei pressi del Ponte Morandi, l’azienda amplierà indubbiamente la sua attività di ricerca per valutare e presentare nuove soluzioni nel ricorso a questo importante materiale.
Il direttore Vittorio Pellegrini a “La Stampa” ha sottolineato come quest’importante risultato sia stato raggiunto grazie all’impegno di numerosi ricercatori e all’appoggio costante del’IIT di Genova di Graphene Labs. Inoltre ha evidenziato che l’apertura dell’impianto in Valpolcevera rappresenta un vero e proprio trampolino di lancio per portare avanti gli obiettivi prefissati dal progetto Graphene Flagship: “portare il grafene e i materiali correlati sul mercato”.
Graphene Flagship, infatti, è un programma di ricerca sostenuto e finanziato dall’Unione Europea che prevede un corposo investimento di circa 10 miliardi di euro nel giro di 10 anni, allo scopo di lavorare per lanciare nuove soluzioni nel settore dei compositi per la raccolta e lo stoccaggio dell’energia.
Patrizia Gallina