Lombardia zona arancione rafforzata

Scatta la zona arancione rafforzata da oggi in Lombardia: tutte le novità

Da oggi, mercoledì 3 marzo 2021, diversi comuni della Lombardia sono in zona arancione rafforzata, ciò significa che i cittadini dovranno rispettare nuove regole e divieti. A volerlo è stato il governatore Attilio Fontana con lo scopo di mettere un freno all’emergenza Coronavirus e alla variante inglese che ad oggi è ormai sempre più avanzata.

I comuni lombardi che da oggi sono passati in zona arancione rafforzata riguardano i territori di Milano, Cremona, Como, Mantova e Pavia. I cittadini dovranno rispettare regole più severe per cercare di limitare la diffusione dei contagi di Coronavirus. Sono diverse le differenze con la normale ‘zona arancione’, una di queste riguarda la scuola. In zona arancione rafforzata tutte le lezioni in presenza sono sospese, solo gli asili nido restano aperti. Nemmeno le seconde case possono essere raggiunte, i cittadini hanno infatti il divieto di uscire dal proprio comune per recarsi nel loro secondo appartamento. Non è nemmeno possibile entrare in un comune in arancione rafforzato per raggiungere la seconda casa.

Altre differenze tra zona arancione e zona arancione rafforzata

In zona arancione i cittadini una volta al giorno posso recarsi a casa di amici e parenti, in arancione rafforzato questo non è possibile. È possibile uscire nel proprio comune ma non si possono fare visite ad altre persone. Le altre norme e divieti restano uguali sia per la zona arancione che per quella arancione rafforzata. Non è possibile uscire dai comuni, la deroga per per i comuni sotto i 5mila abitanti rimane. Ristoranti e bar possono restare aperti fino alle 22 ma solo per effettuare domicilio e asporto. Musei e altri luoghi di cultura rimangono chiusi. I negozi restano aperti ma nei weekend i centri commerciali sono chiusi. Anche il coprifuoco resta uguale per entrambe le zone, dalle 22 alle 5 e resta il divieto di uscire dalla regione. Come sempre è consentito uscire dal proprio comune, anche durante il coprifuoco, per motivi di lavoro, salute e necessità.