Assegno Unico

Assegno Unico per i figli: cosa prevede e chi ne ha diritto

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo attuativo dell’Assegno Unico che entrerà a regime dal 2022.
La decisione del Consiglio dei ministri non è l’ultimo step.
Il provvedimento dovrà passare il vaglio delle commissioni parlamentari ed essere pronto per la Gazzetta Ufficiale entro fine anno.
La nuova misura prevede 15 miliardi nel 2022 che diventeranno quasi 19 miliardi e mezzo dal 2029.

Assegno Unico: cosa prevede?

Consiste in un trasferimento mensile fino a 175 euro, che diventano 85 euro per i figli maggiorenni tra i 18 e i 21 anni, e poi 50 euro per i redditi più alti, da erogare anche alle famiglie di stranieri, purché siano residenti in Italia da almeno due anni.
L’assegno riguarderà sia i lavoratori dipendenti sia gli autonomi e sarà sempre erogato dall’Inps.
L’assegno andrà al genitore che ne farà domanda.
In caso di affidamento esclusivo “l’assegno spetta, in mancanza di accordo, al genitore affidatario. Nel caso di nomina di un tutore, l’assegno è riconosciuto nell’interesse esclusivo del tutelato“.
I figli, una volta diventati maggiorenni, possono “richiedere la corresponsione diretta della quota di assegno loro spettante“.
Sono previste maggiorazioni in base al numero di figli e alla presenza di disabili, olre che in base al reddito.

Le prime dichiarazioni

 

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