Nel mese di luglio 2021 Padova ha ottenuto il riconoscimento Unesco per “i cicli di affreschi del XIV secolo”.
Con questo si è decretata l’importanza dei capolavori della Padova trecentesca.
Si parla di un patrimonio di otto monumenti nel centro storico a testimonianza del fervore culturale e intellettuale dell’epoca.
Padova si è così candidata come Capitale italiana della cultura per il 2025: un’occasione per il turismo e per lo sviluppo della città.
Padova candidata come Capitale italiana della cultura 2025
“Abbiamo deciso di candidare Padova per una molteplicità di ragioni.
Lo dobbiamo ai nostri cittadini e alle tantissime associazioni culturali che hanno accompagnato e condiviso il complesso e lungo percorso che ci ha portati all’Urbs Picta”.
Queste le parole del sindaco della città, Sergio Giordani.
Il percorso sarà lungo, con la presentazione di un dossier e il dialogo con le istituzioni e le realtà culturali della città.
“Con loro dunque valuteremo la strategia e calibreremo i giusti tempi per presentare il dossier.
Nel mese di giugno prossimo verrà pubblicato il bando per la candidatura 2025.
A questo punto valuteremo i tempi di consegna del dossier anche con tutti gli attori che vogliamo coinvolgere e quindi pondereremo l’opportunità di concorrere per il 2025“, evidenzia l’assessore Andrea Colasio.
La soddisfazione del sindaco: “Penso che Padova abbia tutte le carte in regola per raggiungere questo obiettivo e penso che la città meriti da subito un impegno corale per mettersi in cammino su questo bel percorso. Padova è una città di una straordinaria vivacità, un mosaico di realtà culturali che tutte assieme compongono un bellissimo quadro“.
La rinascita culturale della città
“Padova, il cantiere della cultura” è la formula che esprime la candidatura.
Poche volte la città veneta si è vista coinvolta in un processo di rimodulazione così ampio.
Un parallelo si può fare con il periodo tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo, con la restaurazione del Palazzo della Ragione, la realizzazione della Cappella degli Scrovegni.
Anche con i cantieri della Padova Carrarese, con la Reggia di Piazza Capitaniato, la Chiesa dei Servi, il Castello Carrarese e il Battistero trasformato in Mausoleo della Signoria.
Oggi continua questo filo ideale che tiene insieme tradizione e innovazione, il quale vede la cooperazione delle realtà culturali e associative, la collaborazione dell’Ateneo universitario e le istituzioni.