Dublino – Un suicidio quasi poetico, una morte definita “onorevole”, attuata in nome di una vita ormai senza via d’uscita. Il caso odierno non è stato dettato, come i più recenti, da disagi di natura puramente sociale, come un suicidio causato da cyberbullismo, o dal senso di colpa per un crimine commesso, od ancora dalla vergogna per uno scandalo sessuale (uno dei pochi tentativi non riusciti, fortunatamente). Il caso della giovanissima Triona, colpita troppo presto da una devastante ed irrimediabile patologia regressiva, è stato causato da un malessere che neanche l’adeguata psicoterapia avrebbe potuto lenire.
Una tragica morte dipinge la 15enne irlandese come la “combattente coraggiosa” che ha scelto la morte alla lotta contro la fibrosi cistica. Questa patologia causa la mutazione di un gene legato alla proteina trasportatrice del cloro nell’apparato respiratorio, nel pacreas, nell’intestino e in molte ghiandole del corpo umano. Dato lo squilibrio di cloro, gli organi sopra citati producono secrezioni molto viscose, che finiscono con l’ostruire i dotti principali, causando in genere infezioni polmonari, insufficienza pancreatica ed una vasta gamma di sintomi e patologie derivanti da questa condizione.
Questo “destino” segna i malati di fibrosi cistica, lo stesso futuro che la povera Triona Priestley non ha potuto accettare per sé. Tuttavia, la giovane ha voluto godere per l’ultima volta della voce del proprio cantante preferito, prima di spirare. La ragazza, infatti, aveva organizzato con gli amici una campagna in onore del cantautore inglese Ed Sheeran, con la richiesta di una performance telefonica privata. Proprio questo intento fa pensare che la ragazza abbia pianificato tutto fin dai mesi precedenti alla sua recentissima morte, attendendo impazientemente che il proprio idolo rispondesse alla chiamata di una 15enne malata ed inguaribile.
L’artista ha “accompagnato il suo sonno col canto“, scrive il Mirror quasi celebrando una tragedia greca: Triona si è addormentata subito dopo la performance telefonica del cantante, per non risvegliarsi più. La sua canzone preferita, “Little Bird“, è stata l’ultimo piacere di questa terra mortale, come ha raccontato il fratello di Triona, Colm Priestley. Saputa la notizia della morte della 15enne, Ed Sheeran le ha dedicato un tweet che recita: “Riposa in pace Triona, è così straziante x.” L’amica della giovane ha invece pubblicato la notizia su Facebook, per comunicarla a tutti i sostenitori della 15enne scomparsa: “E ‘con grande tristezza che devo condividere con tutti voi che oggi il nostro bellissimo angelo ci è stata portata via.”
Anche un esponente dell’associazione Fibrosi Cistica Irlanda, Phillip Watt, si è espresso in merito al caso di Triona, definendola “una vera combattente”. La 15enne era stata coinvolta spesso in eventi di beneficenza a favore della fondazione, ma nella sua ultima settimana di vita Triona aveva avuto grandi difficoltà a lottare contro la malattia, come testimoniato da Watt. “E’ terribile”, ha dichiarato l’uomo, “questi eventi lasciano dei vuoti incolmabili nella vita di familiari ed amici”. Tuttavia, non va dimenticato che la fibrosi cistica è solo una delle innumerevoli patologie che affliggono migliaia di persone nel mondo, tra le quali le più devastanti sono ancora oggetto di ricerca.