Gli studenti universitari, loro malgrado, manifestano tutti i famosi sintomi della malattia mentale. Ovviamente non vogliamo generalizzare e nessuno deve ritenersi offeso in tal senso, ma il DSM (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) contiene tutte le possibili deviazioni del comportamento umano.
Ogni possibile disturbo mentale è caratterizzato da una serie di sintomi, quindi più ne manifestiamo più stiamo diventando pazzi. Il problema è che l’università non fa parte dei criteri di esclusione insieme a farmaci o condizione medica che potrebbero portare alla pazzia. Quindi ci chiediamo: quali sono i disturbi mentali che possono essere associati agli studenti universitari? Vediamoli di seguito.
Disturbi dell’umore
- Depressione: non riuscirò mai a laurearmi e, seppur ci riuscissi, non troverò mai un lavoro. Tanto vale non studiare a questo punto.
- Crisi maniacale: posso preparare un esame in 36 ore, basta fare una scorta di caffè e berli di continuo per non dormire. Oppure dormire per 36 ore e passare al prossimo appello!
Disturbi della personalità
- Paranoia: il professore mi odia, nei corridoi mi ha guardato per 2 secondi netti perciò vuole uccidermi non c’è altra spiegazione
- Disturbo schizoide: perché i miei colleghi hanno una vita sociale? Cosa li spinge ad averla? Soldi? Potenti droghe?
- Disturbo schizotipico: forse accendendo un cero alla Madonna riuscirò a passare l’esame. Oppure mi trasferisco in Brasile sotto la madonna.
- Disturbo istrionico: voglio stare sempre al centro dell’attenzione alle feste! Volete vedere come passo un esame facendo tutti i giorni serate??! (ATTENZIONE NON FUNZIONA)
- Disturbo narcisistico: la mia facoltà è la più difficile, quindi sono un genio perché l’ho scelta ovviamente.
- Disturbo antisociale: dai, droghiamoci così domani mattina saltiamo lezione!
- Disturbo borderline: quel professore è veramente un genio, anzi uno stronzo, però lo amo, ma deve andare a fare in culo bastardo
- Disturbo evitante: “non posso uscire, devo studiare…” ma è Natale!
- Disturbo dipendente: il professore non sta leggendo la mia tesi! Ne sono praticamente certo, gliel’ho mandata solo 3,45 secondi fa! Mi suicido!
- Disturbo ossessivo-compulsivo: ho sottolineato con sette evidenziatori differenti in modo da poter distinguere il diverso grado di importanza di ciò che devo imparare.
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Disturbi d’ansia
- Panico: Accidenti, il prossimo ad essere interrogato sono io. Mi manca il respiro. Morirò sicuramente, lo sapevo che dovevo andare al prossimo appello!
- Ansia: non sono riuscito a chiudere occhio per tutta la notte, perché la burocrazia per consegnare la tesi è così tremenda? Se almeno riuscissi a capire qualcosa dal funzionale e simpaticissimo sito dell’università
- Ansia sociale: non riuscirò mai a discutere la tesi davanti a tutte quelle persone. Perché non l’aboliscono? “Cosa la tesi?” No le persone!