Universitari sparano a prostitute e trans: “Annoiati, era una bravata”

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Sparano – Verona. Sono solo studenti universitari, hanno dai 20 ai 23 anni, tra loro anche una ragazza di 21: il fucile da softair con cui, nella notte di venerdì scorso, hanno preso di mira ben 7 bersagli tra giovani prostitute e transessuali, che giravano per le strade, è stato recuperato dall’abitazione del più grande d’età, in casa del quale la polizia ha trovato anche una balestra. Le vittime hanno riportato diverse ferite, alcune di loro anche con gravi conseguenze, come quella in condizioni più gravi: una cittadina brasiliana colpita alla tempia e che ha rischiato per poco di perdere un occhio. Il gruppo di studenti aveva predisposto due telecamere con cui girare i filmati di quella che, si crede, avevano premeditato nei dettagli ed avrebbero poi etichettato come “bravata” per attenuare il giudizio nei loro confronti: una telecamera era stata posta sul fucile con cui sparavano alle vittime ed un’altra si trovava sul tettuccio della macchina con la quale giravano per le strade veronesi in piena notte. Il filmato, non è chiaro come, è finito nelle mani degli agenti della polizia locale e, grazie a quello stesso materiale ed alla testimonianza di una delle prostitute prese di mira, i responsabili sono stati identificati: sono tutti ragazzi di buona famiglia, con, almeno apparentemente, nessun motivo per mettere in atto una macchinazione di questa portata. Parrebbe, quindi, una semplice bravata giovanile, un modo per passare il tempo in una città che già aveva offerto tutto a quei ventenni annoiati del proprio agio, ma le indagini approfondiranno la questione sul loro movente.