Un ragazzo di 17 anni ha potuto rilevare, grazie all’utilizzo di Apple Watch, la presenza di un problema cardiaco grazie all’utilizzo del cardiofrequenzimetro preinstallato sullo smartwatch di Casa Cupertino. Paul Houle, il nome del giovane, aveva acquistato il dispositivo prima di iniziare la preparazione estiva alla Tabor Academy nel Massachussets e, utilizzandolo, si è reso conto dell’anomalia ed ha potuto prestarsi alle cure mediche del caso.
Dopo due sedute di allenamento al giorno, grazie alla misurazione della frequenza cardiaca presente in Apple Watch, si è accorto che i suoi battiti non scendevano mai al di sotto delle 145 pulsazioni al minuto anche dopo diverse ore di allenamento. Paul ha dichiarato: “Era il primo giorno d’allenamento precampionato ed erano state programmate due sedute, una dalle 10 alle 12 e l’altra dalle 15 alle 17. Durante la seconda sessione ho iniziato ad avere difficoltà a respirare e sentivo un fastidioso dolore alla schiena che poi ho scoperto essere dovuto ad un problema renale”.
Il suo allenatore ha deciso di farlo sottoporre ad alcuni controlli presso l’infermeria del college e, dopo diverse misurazioni effettuate dai medici, si è deciso di ricoverarlo in ospedale dove gli è stata diagnosticata la rabdomiolisi. “In ospedale i medici mi hanno avvisato del pericolo che stavo correndo: se fossi tornato ad allenarmi il giorno successivo, avrei rischiato un grave danno muscolare che avrebbe potuto anche causare la morte. Non posso che essere riconoscente alla funzione di monitoraggio dei battiti cardiaci integrata nel mio Apple Watch”.