Secondo recenti scansioni dallo spazio, il deserto del Sahara nasconde una rete di antichi fiumi molto vasta. La lunghezza che ricoprono è di circa 520 chilometri. La notizia, resa nota dagli esperti del Consiglio Nazionale per le Ricerche Francesi (CNRS), fa pensare che anticamente l’Africa fosse un Continente molto diverso da quello che oggi conosciamo. In passato, il clima sarebbe stato più umido e l’attuale zona del deserto del Sahara molto più “verde“.
I primi sospetti dell’esistenza di una rete sotterranea risalgono ad alcuni anni fa. Nel 2007 fu scoperto un lungo canale sottomarino al largo delle coste occidentali dell’Africa. Sul fondale erano stati trovati resti di antichi depositi di materiale fluviale: da qui venne formulata l’ipotesi dell’esistenza di un’antica rete di fiumi che si collegasse direttamente con esso. Solo a distanza di 8 anni però, i ricercatori sono riusciti a confermare le loro ipotesi. Grazie alle scansioni di radar e satelliti, si è ottenuta la possibilità di indagare le strutture geologiche profonde e di identificare l’antica rete fluviale nascosta sotto l’attuale baia di Arguin (Mauritania, costa occidentale).
Attualmente, il deserto del Sahara è il più vasto deserto “caldo” della Terra. Le temperature diurne salgono fino a 50°C (valori medi nella stagione estiva), mentre di notte sono presenti escursioni termiche fino a 30°C. La sua estensione è pari a 9.000.000 chilometri quadrati e comprende i territori del Marocco, Sahara Occidentale, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto, Mauritania, Mali, Niger, Ciad e Sudan. Solo verso le regioni centrali dell’Africa esso si trasforma in savana. Il deserto del Sahara è costituito da roccia (l’hammada), uno strato di ciottoli e ghiaia (il serir) e dune di sabbia (l’erg). Nei pochi fiumi presenti, l’acqua scorre soltanto in caso di piogge abbondanti e prolungate. Si può quindi affermare che tutta la zona del deserto è quasi completamente priva di acqua, almeno attualmente.