AZERBAIJAN – Venerdì pomeriggio un incendio è divampato sulla piattaforma petrolifera 10 nel settore Güneshli sul Mar Caspio, dove la compagnia di Stato Socar produce petrolio e gas. Le cause dell’incidente sono da imputare al danneggiamento di una condotta del gas provocata da un forte vento. Nell’incendio sono morti 32 operai, mentre 42 sono stati tratti in salvo. Sul posto sono arrivate diverse squadre di emergenza, ma le operazioni per lo spegnimento del rogo sono state ostacolate dal vento e da onde alte 8 metri.
La compagnia petrolifera ha istituito un quartier generale per affrontare la situazione e il presidente della società, Rovnag Abdullayev, è arrivato sul posto. Secondo alcune fonti, le piattaforme in fiamme sarebbero almeno 3, ma non è ancora giunta una conferma ufficiale da parte del presidente della società. 3 persone che si trovavano su un’altra piattaforma sono al momento disperse. Queste si trovavano in una piccola cabina abitativa trascinata via dal mare in tempesta.
La Socar è il colosso energetico statale dell’Azerbaijan. Più della metà della produzione petrolifera deve passare per la piattaforma colpita dall’incendio, quindi per ora il traffico è stato sospeso. L’anno scorso, altri 14 dipendenti della società sono morti in incidenti su cantieri petroliferi e di gas. Su Twitter sono anche comparsi dei messaggi a sostegno dei lavoratori coinvolti nell’incidente.