E se Matteo Renzi si prendesse il governo? Pazza idea, canterebbe, Nicoletta Strambelli, in arte Patty Pravo, ma sarebbe l’unica strategia possibile per non farsi logorare dal tempo necessario a realizzare le riforme costituzionali messe in cantiere con Silvio Berlusconi. In pochissimo tempo il segretario del Pd è riuscito a portare a casa una bozza di legge elettorale, ma non sarebbe completo il suo disegno se non andasse in porto la trasformazione del Senato e la fine del bicameralismo perfetto, il meccanismo per il quale una legge deve essere approvata d entrambe le camere del Parlamento, le quali possono far passare mesi prima dell’approvazione di un provvedimento di legge.
L‘asse Renzi -Berlusconi ha spiazzato il M5s, il quale per riacquistare una centralità mediatica, ha condotto battaglie condivise dall’opinione pubblica (decreto Imu-Bankitalia), adottando, però, la strategia sistematica di ‘infamare il nemico.I media hanno messo stigmatizzato il comportamento dei 5 stelle, ma la domanda vera è: i 5 stelle perdono o acquistano consenso? E Renzi? lo ha o no questo seguito che rivendica dal giorno delle primarie? E Berlusconi? vuole vincere con Casini e altre vecchie cariatidi?.
Poiché i politici vivono in un mondo tutto loro non si può sapere cosa accadrà alle prossime elezioni e i sondaggi non sempre sono in grado di fare previsioni attendibili, quindi tutta questa voglia di andare, presto alle urne non si vede dentro i palazzi. Si dice, addirittura, che qualcuno abbia suggerito a Renzi di andare direttamente lui al governo. Se restasse Letta, infatti, il sindaco di Firenze rischierebbe di essere logorato sia che il primo governi bene, sia se, al contrario fallisse: nel primo caso Letta sarebbe molto popolare poiché la gente vedrebbe in lui il fautore di una nuova buona politica, nel secondo Renzi non potrebbe non condividere il destino del Premier, nella sua posizione di segretario del principale partito di governo.
Ecco dunque l’idea di andare a governare lui, in prima persona. Un vero e proprio azzardo perché andare al governo senza passare da elezioni politiche generali lo esporrebbe al facile attacco di non avere legittimazione popolare oltreché legittimare le posizioni anti-sistema di Grillo, al quale non parrebbe vero che i politici di professione gli regalassero una simile opportunità da spendere in campagna elettorale.
Ore dure per Renzi: cedere alle sirene del potere facile e immediato o aspettare la legittimazione elettorale?