Maturità 2016 – Giornata di terza prova per gli studenti italiani di quinta superiore, ultimo compito scritto prima dei temuti colloqui orali. La terza prova, essendo ideata dalla commissione d’esame, costituita in parte da professori interni, non ha per tutti il carattere dell’ignoto come la prima e la seconda: è decisione soggettiva dei professori lasciare intendere ai propri studenti gli argomenti sui quali verteranno le domande.
Tuttavia la difficoltà di questa prova non diminuisce neppure in questi casi in quanto si tratta di una prova multidisciplinare che ha la funzione di verificare il livello di conoscenza di diverse materie. Essa ha inoltre un ulteriore particolarità che riguarda la durata, per la quale è fondamentale sapere gestire al meglio il tempo a disposizione che solitamente non supera le tre ore per quattro-cinque materie. Alla gestione del tempo gli studenti sono preparati dalle svariate simulazioni che svolgono durante l’anno, anche se per alcuni, tale gestione può rivelarsi ugualmente compromettente in sede d’esame.
Le polemiche intorno a questo tipo di prova non mancano, da molti giudicata superflua perché come prova multidisciplinare per eccellenza vi è l’esame orale; per altri invece viene vissuta come “ancora di salvataggio” alla quale aggrapparsi se nelle prime due prove non sono riusciti a rendere al meglio le proprie conoscenze. Aldilà dei pareri controversi questa prova accomuna tutti gli studenti nello stesso primo respiro di sollievo: le prove scritte sono finite, ci si sente molto più vicini al traguardo.