inclusione scuola bambini disabili

La scuola italiana tra assistenza e inclusione degli alunni disabili: i dati e le novità in arrivo

Scuola – La vita scorre frenetica e troppo spesso non si presta attenzione alle difficoltà a cui vanno incontro le persone meno fortunate. Se pensiamo, ad esempio, che per alcuni un minuscolo gradino può rappresentare  un ostacolo insormontabile, forse faremmo più attenzione a chi ha problemi di disabilità.

L’Italia però, soprattutto ultimamente, si è dimostrata molto attenta all’inclusione scolastica dei bambini disabili. Vediamo gli ultimi dati al riguardo e le novità in arrivo.

Aumentano in Italia i disabili anche tra gli alunni

Secondo i dati pubblicati dal MIUR sull’inclusione scolastica dell’anno 2016-2017, gli alunni con disabilità sono cresciuti dell’8,3% rispetto all’anno scolastico 2014-2015, con un totale di ragazzi diversamente abili che sfiora il 3% del totale degli iscritti, e conta quasi 255.000 unità.

La maggior parte di questi studenti (93%) sono iscritti ad una scuola statale, mentre la rimanente percentuale si divide tra paritarie e non. La presenza maggiore si rileva nelle regioni del centro Italia, con una percentuale del 3,1% superiore dello 0,1% rispetto al Nord-Ovest e del 0,5% rispetto al Nord-Est. Al Sud la percentuale si ferma al 2,9% e, a voler considerare la tipologia, quella psicofisica è la disabilità più frequente ovunque.

Intanto lo Stato italiano fa la sua parte prorogando l’entrata in vigore del Decreto Inclusione previsto nella Legge di Bilancio per il 2019, e incrementando di 25 milioni all’anno i fondi dedicati all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità, e rimodulando anche le regole per l’assunzione degli insegnanti di sostegno, a favore di un sistema più veloce e meno burocratizzato.

Le ONLUS impegnate nel sostegno ai disabili

Ma, al di là del doveroso impegno da parte delle Istituzioni, ci pensano anche le diverse Associazioni, da quelle storiche alle più recenti, ad occuparsi del sostegno alla disabilità.

L’obiettivo è quello di colmare ogni possibile lacuna andando ad agire lì dove lo stato italiano non arriva. Spesso, infatti, si tende a sottovalutare l’operato di alcune Onlus, che lavorano a tempo pieno e con grande sacrificio dei volontari per aiutare bambini e adulti nati con patologie e deficit cognitivi gravi.

Si pensi ad esempio all’operato di un’associazione come la Lega del Filo d’Oro impegnata continuamente nel sostegno delle persone pluriminorate sensoriali. Il lavoro dei volontari e gli interventi specialistici sono possibili anche grazie a tutti quelli che scelgono di fare una donazione per i bambini di questa Onlus, devolvendo anche piccole somme per questa causa.

Ma la strada da fare è ancora molta e, anche se in Italia si procede di buon passo, altri paesi presentano ancora alcune problematiche. Nell’Europa dell’Est e in Asia centrale, infatti, ci sono più di 5 milioni di bambini con problemi di disabilità e di questi appena il 25% riesce ad accedere a dei corsi d’istruzione.