CUBA – Qualche giorno dopo la scomparsa di Fidel Castro, a Cuba è il tempo delle lacrime. Nel Paese latino americano è stato dichiarato lutto nazionale per nove giorni, per rendere omaggio al “lider maximo” e padre della rivoluzione cubana. Già ieri molti cubani si sono recati a plaza de la Revolución “José Martì”, all’Avana, dove oggi è stato fissato l’inizio delle celebrazioni ufficiali che continueranno fino al 4 dicembre prossimo. Le commemorazioni si terranno anche in altre parti del Paese per poter consentire a tutti di rendere omaggio per l’ultima volta al grande rivoluzionario.
Secondo quanto riferito dalle autorità cubane, il corpo di Fidel Castro è già stato cremato e le sue ceneri saranno esposte in piazza domani, per poi essere portati nei luoghi più significativi per la storia della rivoluzione. I resti del comandante saranno infine deposte nel cimitero di Santiago de Cuba in un mausoleo. La piazza José Martì è stata inoltre blindata per evitare eventuali manifestazioni di protesta. È stata inoltre chiusa anche la strada dove hanno sede le ambasciate.
Negli Stati Uniti si guarda intanto avanti e si dibatte della partecipazione del presidente uscente al funerale. L’ex speaker della Camera, Newt Gingrich ha affermato che in nessun modo l’ex presidente Obama, il vicepresidente Joe Biden e il segretario di Stato John Kerry dovranno andare a Cuba per il funerale di Castro. Il Paese latino americano sta riflettendo sul suo piano politico futuro. Raul Castro ha infatti confermato di volersi ritirare nel 2018 e la battaglia per la successione è già iniziata. Tra i candidati per il controllo di Cuba c’è anche Miguel Diaz-Canel, numero due dell’apparato.