Nell’era delle Power Unit, dell’elettronica e della tecnologia, nella Formula 1 per fortuna riescono ancora a trovare spazio le emozioni. In questi giorni è stato diramato il calendario ufficiale del 2018 che, come due stagioni fa, si comporrà di ben 21 gare con il debutto datato 25 marzo in Australia, e l’ultimo atto che invece si terrà il 25 novembre ad Abu Dhabi. Ma scorrendo l’elenco delle prossime competizioni mondiali, tutti gli addetti ai lavori, ma anche gli appassionati di automobilismo, non hanno potuto non notare un gradito e quantomai suggestivo ritorno: il 24 giugno, infatti, i propulsori delle monoposto torneranno a rombare in Francia, lungo lo storico tracciato di Le Castellet. La corsa transalpina mancava ormai da 10 anni, ovvero dal 2008, quando Felipe Massa su Ferrari s’impose a Magny Cours, pista di proprietà di Bernie Ecclestone. Fu l’annata in cui il pilota brasiliano sfiorò il titolo mondiale con il “cavallino rampante”, beffato da Lewis Hamilton soltanto all’ultima curva del Gran Premio del Brasile.
La lontananza della Francia dal Circus si è verificata esclusivamente per motivi economici, poiché storicamente il Paese transalpino vanta una grande tradizione per quanto riguarda la massima disciplina automobilistica. Ricordiamo, infatti, che la prima corsa disputata su territorio francese si è avuta addirittura nel lontanissimo 1906, e che lungo le varie città e regioni sono presenti diversi circuiti per una situazione che portò, tra gli Anni ’70-’80, ad un’aspra disputa interna tra Le Castellet e Digione, costringendo la FIA ad intervenire e ad alternare i due Gran Premi per circa 15 anni. Il rientro della Francia in calendario a partire dalla Formula 1 2018 si basa su un accordo quinquennale stilato con la Federazione, e il tracciato scelto è indubbiamente uno dei più leggendari: Le Castellet.
Per i tifosi della Ferrari si tratta di un rientro che potrebbe rappresentare anche un segnale positivo in vista della prossima stagione, poiché la scuderia di Maranello ha avuto sempre un ottimo feeling con i circuiti transalpini, ottenendo risultati storici. Ad esempio, nel 2007 sempre a Magny Cours s’impose Kimi Raikkonen davanti al compagno di squadra Felipe Massa, e si trattò di una grande annata per la “Rossa” che proprio con il pilota finlandese avrebbe vinto quello che, ad oggi, è il suo ultimo titolo mondiale. Il recordman di vittorie sulle piste francesi è – manco a dirlo – il mitico Michael Schumacher che, dopo aver raggiunto per due volte il gradino più alto del podio con la Benetton, avrebbe inanellato altri 6 successi al volante della Ferrari fino al 2006.
E se guardiamo proprio al tracciato Paul Ricard su cui torneranno a sfrecciare le monoposto a partire dal 2018, anche in questo caso troviamo dei bei ricordi legati alla Ferrari. L’ultimo Gran Premio fu disputato nel 1990 quando vinse Alain Prost proprio a bordo di una vettura di Maranello. Facendo un ulteriore salto indietro nel tempo, arriviamo al 1975 quando a Le Castellet s’impose Niki Lauda che, superando lo storico rivale James Hunt, pose una base importante per la vittoria del mondiale con il “cavallino rampante”.
Purtroppo però c’è anche una triste vicenda riguardante la pista francese che tornerà protagonista del mondo della Formula 1 con l’avvio della stagione 2018. Nel maggio del 1986, mentre stava disputando un test privato proprio lungo il Paul Ricard, il pilota italiano Elio De Angelis perse il controllo della sua Brabham in seguito ad una rottura dell’alettone posteriore e, costretto a respirare i fumi venefici della vettura in seguito all’incidente, morì a soli 28 anni.
Insomma, tra grandi vittorie e tragedie, la Francia rappresenta certamente uno dei teatri storici della Formula 1, e l’aver ritrovato un Gran Premio francese a partire dal 2018 rappresenta una bella conquista per tutto il Circus, nella speranza che si possa confermare la tradizione vincente della Ferrari.
Patrizia Gallina