Jean Todt e il futuro della Ferrari in Formula 1

Formula 1: Jean Todt, bordate alla Ferrari

“C’eravamo tanto amati”. Il nome di Jean Todt è indiscutibilmente legato alla storia della Ferrari poiché, nelle vesti di direttore generale del “cavallino rampante”, è stato tra i principali artefici dell’epopea di successi targata Michael Schumacher. Nonostante ciò, sembra proprio che il profondo legame che lega il dirigente francese al team italiano sia pronto a spezzarsi di fronte agli interessi legati al futuro della Formula 1. Di recente, infatti, l’attuale presidente della FIA non ha risparmiato alcune frecciate alla sua ex squadra, in merito alla minaccia di lasciare il Circus, qualora le nuove regole che entreranno in vigore dal 2021 non dovessero soddisfare le esigenze dell’azienda italiana. Intervenuto e intercettato dai giornalisti al Salone di Ginevra, dopo aver ribadito di adorare la Ferrari, Jean Todt nelle vesti istituzionali di massimo esponente della Federazione automobilistica internazionale, non ha risparmiato parole piuttosto dure verso il team di Maranello.

Da un po’ di tempo, ormai, la Ferrari ha manifestato la sua preoccupazione circa il futuro della Formula 1 e le intenzioni di Liberty Media, temendo che i nuovi patron della disciplina automobilistica, in nome dello show, vogliano trasformarla in una specie di Nascar di più alto livello, in cui prevalgano l’equilibrio e l’incertezza rispetto alla capacità dei grandi marchi di imporsi sulle aziende più piccole. Anche se i dirigenti Chase Carey e Ross Brawn hanno più volte smentito queste indiscrezioni, è fuori di discussione che con il nuovo regolamento da introdurre a partire dal 2021, si punti ad un’autentica rivoluzione nei costi, nello sviluppo delle power-unit e in un maggior livellamento fra le vetture in pista. In questi ultimi giorni, Sergio Marchionne ha chiarito che fino ad oggi non ha mai annunciato un addio della Ferrari alla Formula 1, ricordando però che, qualora le nuove regole non dovessero rispettare le esigenze dell’azienda italiana: “allora ce ne andremo”. Proprio su questo punto è arrivata la secca replica di Jean Todt, il quale non si è detto per niente preoccupato da un’eventuale fuoriuscita delle “rosse” dal Circus, preferendo piuttosto concentrarsi sui cambiamenti da apportare alla massima espressione del motorsport, affinché gli si possa assicurare “il miglior futuro possibile”. Al termine dell’incontro con la stampa, l’ex direttore generale della Ferrari si è detto certo che se tutte le componenti svolgeranno al meglio il loro lavoro, “nessuno abbandonerà la categoria”.

Quasi certamente le esternazioni di Jean Todt non saranno piaciute alla Ferrari che, al momento, ha preferito evitare di contro-replicare al presidente della FIA. Intanto, anche altri grandi marchi automobilistici hanno manifestato una certa preoccupazione in vista di quelli che potrebbero essere i progetti futuri di Liberty Media. Zack Brown, team-principal della McLaren, ha detto che finora i patron del Circus non hanno ancora presentato alcuna proposta concreta su cui discutere, e si è detto d’accordo con Sergio Marchionne in tema di business, sottolineando come le grandi società, quando si tratta di affari, abbiano bisogno di pianificare e seguire delle precise strategie da attuare nell’arco di 5-10 anni. Inoltre il dirigente della scuderia britannica ha rivelato di essersi confrontato con Marchionne (Ferrari) e Toto Wolff (Mercedes), dicendo che anche i team storici sono pronti a contenere le spese e ad approntare dei motori meno sofisticati, ma al contempo chiedono che non vengano posti limiti al costante sviluppo tecnologico, trattandosi della categoria più nobile e più blasonata dell’intero settore dello sport motoristico. Dunque, anche se Todt non si dice preoccupato, ad oggi c’è il rischio che non solo la Ferrari, ma anche altri importanti brand della Formula 1 possano salutare il resto della compagnia, qualora i nuovi regolamenti non ne dovessero tutelare gli interessi in termini finanziari e di sviluppo.

Patrizia Gallina