La legge di bilancio approvata a dicembre ha stabilito che i liquidi sono monopolio di stato. Questo implica una tassazione sul prodotto di 0,39344 euro più Iva per ogni millilitro. I liquidi non si possono vendere online , ma solo in tabaccherie e rivendite autorizzate. Il reato di contrabbando di tabacchi, adesso è applicabile anche alle sigarette elettroniche, per i trasgressori la pena può arrivare fino a 40.000 euro. Questo è ciò che è entrato in vigore dal 1 gennaio, e questo è ciò che comporta prezzi elevati e inaccessibilità al prodotto per la maggior parte della popolazione.
La senatrice Simona Vicari ha proposto queste nuove norme per :“Regolamentare un settore che rischiava di trasformarsi in una giungla nella quale ognuno poteva fare quello che voleva senza curarsi delle questioni di salute pubblica o della tutela dei minori nell’accesso a tali prodotti”. Secondo l’intergruppo parlamentare sigaretta elettronica, nel 2016 le perdite per le casse dello stato si aggirano intorno a 200 milioni in meno in due anni.
L’associazione di categoria dei produttori di sigarette elettroniche e liquidi da inalazione ha avvertito: “Tutti devono essere consapevoli del fatto che l’industria italiana del vaping è tutt’altro che fuori pericolo. E con questo livello di tassazione i piccoli esercenti corrono comunque il rischio di chiusura”.
Di tutt’altrouomre è invece è la Federazione italiana tabaccai, il cui presidente nazionale Giovanni Risso ha commentato : “È un bene che un mercato come quello delle sigarette elettroniche, finora distorto dall’assenza di regole certe, sia stato finalmente regolamentato e che si vogliano tutelare la salute pubblica e le casse dello Stato”.