obesità può essere contagiosa? La risposta è sì. Secondo lo studio effettuato dai ricercatori della University of Southern California se si vive in un luogo dove ci sono molte persone in sovrappeso il rischio è maggiore. Secondo questa ricerca pubblicata da Jama Pediatrics, questo concetto è applicabile sia ai bambini che agli adulti. Quindi i rischi ci sono per tutti indipendentemente dall’età.
Questo interessante studio è stato condotto sul personale di 38 strutture militari. Infatti questi cambiano spesso residenza per motivi lavorativi. Si spostano intere famiglie e tutte quelle analizzate hanno almeno un figlio di età compresa tra i 12 e i 13 anni. In totale sono stati esaminati 1314 adulti e 1111 bambini. I ricercatori hanno affermato che spostandosi da una contea con tasso di obesità medio ad una dove è più elevato aumentano i rischi. Per i genitori cresce del 25% il pericolo di diventare obesi, mentre per i bambini è del 19%. Questo fenomeno funziona anche al contrario. Dai risultati ottenuti è stato osservato che se ci si sposta in contee con un tasso inferiore diminuisce anche il rischio (adulti 29% e bambini 23%). Si tratterebbe quindi di una sorta di “contagio sociale”. In una comunità dove l’obesità è frequente le cattive abitudini (cattiva alimentazione e vita sedentaria) potrebbero risultare socialmente accettate.
Negli Usa 1 su 3 soffre di obesità e i rischi per la salute sono tantissimi
I dati negli Stati Uniti sono allarmanti, infatti una persone su tre è obesa. Questo aumenta le possibilità di ictus e problemi cardiaci. Secondo uno studio condotto dall’Institute for Health metrics and evaluation dell’Università di Washington nel mondo soffrirebbero di obesità e sovrappeso oltre 2 miliardi di persone. Inoltre aumentano le persone che muoiono a causa di malattie correlate (circa 4 milioni ci decessi e di questi il 40% è in sovrappeso). Per quanto riguarda invece il nostro Paese gli obesi sarebbero 6 milioni. I dati sono stati comunicati durante la Giornata europea contro l’obesità. Il peso eccessivo causesebbe l’80% dei casi di diabete, il 55% di casi ipertensione e il 35% dei casi di cardiopatia e tumori.