Il latitante romano, Luciano Scibilia preso a Santo Domingo. Rintracciato a Samanà, 200 chilometri dalla capitale, il latitante accusato di pedofilia sta già rientrando in Italia. Il 74enne è accusato di violenza sessuale su minori, come inserito nell’ordine d’esecuzione della procura generale di Roma. La pena per Scibilia ammonta a 5 anni e 2 mesi di reclusione.
Nella specificità, Luciano Scibilia si fingeva pranoterapeuta in grado di curare qualsiasi malattia. Successivamente, attraverso l’amicizia che alcune ragazze avevano con la figlia della partner, ha abusato sessualmente di loro con la scusa di sottoporle a trattamenti terapeutici.
Gli investigatori sono risaliti al latitante, dopo reclami e lamentele di una vittima del fatto che Scibilia utilizzasse il proprio profilo Facebook e fosse ancora in libertà, attraverso l’INPS ed accertamenti postali e bancari.
L’uomo percepiva una pensione a Roma. Nella capitale qualcuno effettuava prelievi e bonifici utilizzando conti correnti intestati a lui. Poliziotti ed agenti del commissariato Tuscolano hanno quindi iniziato intercettazioni telefoniche ed indagini approfondite.
Attraverso queste operazioni è stata individuata la donna che da Roma gestiva i flussi bancari di Scibilia e ne favoriva la latitanza, e la città dove il latitante era nascosto, ovvero Samanà. Nella città della Repubblica Domenicana, Luciano Scibilia conviveva nel quartiere locale da molto tempo con una donna del posto ed i suoi quattro figli.
L’arresto
Luciano Scibilia è stato arrestato. Al momento del fermo, effettuato dall’Interpol dominicana, il vicinato, alla vista della polizia si è riversato in strada quasi a proteggere il latitante, ormai conosciuto e perfettamente integrato nel posto.
Dopo attimi di tensione, Luciano Scibilia è stato fermato. Dopo il fermo a Samanà, Scibilia è stato subito trasferito a Santo Domingo e affidato al Dipartimento per l’immigrazione che ha proceduto all’immediata espulsione verso l’Italia.
Già nella giornata di oggi, il latitante romano sta facendo ritorno in Italia, dove verrà immediatamente arrestato. Scibilia, era stato inserito nella lista Europol dei 19 più pericolosi «sex offender» ricercati in campo internazionale ed era anche segnalato sul sito eumostwanted.eu, Most wanted fugitives, e da Enfast (European network of fugitive active search teams – Rete europea delle unità di ricerche attive latitanti).
Le indagini e le successive operazioni sono state svolte dal Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip) insieme agli uomini della Questura di Roma – commissariato Tuscolano, su delega dalla procura di Roma e con il coordinamento operativo dell’esperto per la sicurezza a Santo Domingo.