Per molti possessori di un iPhone questa notizia potrà risultare uno choc, ma lo smartphone amato da tutto il mondo consuma molto più del frigorifero di casa. In primis, bisogna considerare che il frigo, seppur sia alimentato per la maggior parte della giornata da corrente elettrica, alterna periodi di raffreddamento attivo a periodi di riposo ed aumenta i propri consumi soltanto quando aperto, per l’accensione della luce e per mantenere l’ambiente interno alla temperatura prefissata, nonostante in calore che può entrarvi dall’esterno. Questa premessa è importante, perché, invece, l’iPhone consuma costantemente una quantità energetica certamente maggiore, soprattutto con le funzionalità che via via sono andate ad integrarsi a questo famoso smartphone e che inevitabilmente ne aumentano l’attività; l’opzione “Risparmio Energetico” e tutti gli espedienti che migliaia di blogger hanno proposto agli utenti per allungare la vita della batteria dell’iPhone sono, dunque, soltanto miraggi, in confronto ai dati che GreenPeace da sempre sostiene contro questo tipo di sprechi. Infatti, la crescente portata d’informazioni scambiate tra dispositivi mobili ha portato con sé anche la necessità di maggiore dispendio di energia da parte delle compagnie che ne curano il network, società che hanno scelto di affidarsi a fonti energetiche come il carbone, che al 2014 resta la più inquinante tra tutte e con le maggiori emissioni di CO2. Compagnie come Apple e Google hanno già attuato delle riduzioni in quel campo ed investito in fonti energetiche più “pulite”, ma il punto resta sempre il grande dispendio energetico che l’iPhone, come indubbiamente anche altri smartphone, richiede ai cittadini singoli, considerato un uso non eccessivo del dispositivo.