Votata la decadenza: Berlusconi fuori dal Parlamento. Ecco ora cosa rischia

Berlusconi

Dopo 19 anni di attività politica, grazie alla legge Severino, Berlusconi non potrà più mettere piede nel Parlamento italiano. Alle 17 di oggi è stata, infatti, votata dal senato la decadenza politica del Cavaliere. L’aula di palazzo Madama ha respinto tutti i 9 ordini del giorno che contestavano la decisione della giunta per le Immunità e le elezioni che aveva proposto la decadenza di Berlusconi e, alle 17,42 al termine dei nove voti, il presidente Piero Grasso ha annunciato la non convalida dell’elezione di Berlusconi e invitato la stessa giunta a convocare il senatore subentrante.

La votazione, avvenuta con scrutinio palese, mette la parola fine all’esperienza politica di Silvio Berlusconi, entrato in Parlamento nel 1994 con il partito fondato da lui Forza Italia.

Berlusconi dovrebbe essere sostituito dal molisano Ulisse Di Giacomo che ha già dichiarato di voler aderire al gruppo alfaniano del Nuovo centrodestra.

Ora senza l’immunità parlamentare e senza nessuna carica politica, il Cavaliere rischia l’arresto e altri provvedimenti disciplinari dai cui è sempre stato esente. Queste le parole di Carlo Federico Grosso, docente di diritto penale e avvocato: “Gli effetti più pesanti derivanti dalla perdita dello status di parlamentare per il Cavaliere potrebbero essere di tipo giudiziario perché “con la decadenza da senatore cade l’immunità parlamentare. E cioè il divieto di procedere a misure cautelari o a provvedimenti di perquisizione, sequestro e intercettazioni senza la preventiva autorizzazione della Camera di appartenenza. Qualsiasi Procura e qualsiasi gip potrebbero richiedere o emettere un’ordinanza di custodia cautelare, ovviamente in presenza delle condizioni previste dalla legge e purché si tratti di reati per i quali é prevista la custodia cautelare”.

Finalmente Berlusconi potrà, in prima persona, confrontarsi con la vera giustizia. Niente immunità e giochi di prestigio politici, ora è una persona “normale” e dovrà rispondere di ogni suo gesto come tale.

Nicolò Di Leo