La politica è “incostituzionale”: è il caos cercando una soluzione

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Ieri la Corte Costituzionale ha bocciato il “Porcellum” in tutti e due i punti sottoposti al vaglio di costituzionalità: ovvero il premio di maggioranza e la mancanza delle preferenze. La decisione consiste nel cancellare il premio di maggioranza, considerato abnorme, e nell’inserire una preferenza laddove la legge non le prevedeva.

Questo evento ha scatenato una vera e propria bagarre nella politica italiana tra chi considera illegittimo il Parlamento e, chi, invece porta avanti la tesi opposta: questa mattina i deputati del Movimento Cinque Stelle sono tornati a denunciare la “totale illegittimità” del Parlamento in carica e la presidente della Camera, Laura Boldrini, chiamata a guidare la seduta a testimonianza della delicatezza di questo passaggio politico, costretta a ribattere a muso duro  “La Camera è pienamente legittima a legittimata a operare”. La proposta del M5s è quella tornare al “Mattarellum” : “L’ultima legge-” argomentano-” votata da un Parlmaento legittimamente eletto”. La Camera ha respinto la loro proposta e i parlamentari grillini hanno lasciato l’aula minacciando di dimettersi in blocco.

La Commissione Affari costituzionali del Senato, intanto, ha deciso di istituire un comitato ristretto che entro gennaio proverà a cercare un accordo sulla legge elettorale. Gli esponenti delle varie forze politiche nei loro commenti solo su un punto sono d’accordo: “Non si deve colpevolizzare la Corte Costituzionale per il suo giudizio sul “Porcellum” perché la colpa del caos è della politica stessa, la quale ha tardato a trovare un accordo per evitare il giudizio della suprema Corte”.

Nel  frattempo il pool di avvocati che ha impugnato il Porcellum, Felice Carlo Besostri, Aldo Bozzi, Giuseppe Bozzi e Claudio Tani, ha notificato lunedì scorso ricorso anche nei confronti della legge elettorale europea. Lo ha spiegato Besostri durante una conferenza stampa.