Questa mattina, in una zona impervia della campagna di località Fiego a Cassano Ionio, in provincia di Cosenza, è stata trovata un’auto completamente distrutta dalle fiamme, la quale aveva al suo interno tre cadaveri, che le fiamme hanno ridotto allo scheletro: identificazione difficilissima, ma la presenza di un bambino spinge gli inquirenti a ritenere che i tre siano un sorvegliato speciale, Salvatore Iannicelli, di 52 anni, di Cassano allo Jonio, Ibissa Touss, marocchina di 27 anni, e il nipote dell’uomo, un bimbo di tre anni, la cui scomparsa era stata denunciata qualche giorno fa da uno dei figli di Salvatore Iannicelli. I tre sarebbero stati prima assassinati e solo successivamente messi nell’auto e bruciati. Una esecuzione agghiacciante che deve ancora essere ricostruita nei dettagli.
La vettura carbonizzata era nascosta dietro un rudere, quindi impossibile da vedere dalla strada interpoderale, che si snoda nella zona. Il cacciatore che ha lanciato l’allarme se n’è accorto poiché si muoveva a piedi nella campagna alla ricerca di selvaggina.
“Qualcosa di inaudito, orrendo. In tanti anni di lavoro credo questo sia uno degli omicidi più efferati di cui mi è toccato occuparmi. Come si fa ad uccidere un bambino di tre anni in questo modo?”. Il procuratore di Castrovillari, Franco Giacomantonio, non nasconde l’indignazione per il triplice omicidio scoperto a Cassano. Il bambino era stato affidato al nonno poiché entrambi i genitori sono detenuti in carcere. Iannicelli e la donna nordafricana avevano, da tempo, intrecciato una relazione. Il bambino viveva con il nonno a cui era stato affidato dopo che sia il padre che la madre, figlia di Iannicelli, erano finiti in carcere per reati legati allo spaccio di droga. Anche Salvatore Iannicelli aveva precedenti per reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti ed era stato in carcere per alcuni anni.
Indagini complesse visto che i corpi sono completamente carbonizzati, certo la presenza dello scheletro di un bimbo non lascia spazi a dubbi, anche se bisogna aspettare il riconoscimento ufficiale.Indubbiamente le modalità del triplice omicidio e, soprattutto, il non avere avuto pietà del bimbo di tre anni, presuppone una ferocia e un odio incontrollabile.