Amata o detestata, ma mai indifferente: stiamo parlando della Festa di San Valentino, ricorrenza che anche quest’ anno, come ogni 14 febbraio che si rispetti, bussa alle porte di ogni coppia, riscaldando i cuori degli innamorati e appesantendo i portafogli di fiorai e pasticceri. Trionfo del consumismo o celebrazione sentita? Le correnti di pensiero circa la festa degli innamorati sono da sempre discordanti, ma comunque pacifiche. Oggi, tuttavia, arriva dall’ Arabia Saudita una dichiarazione abbastanza “colorita” riguardo a questa celebrazione, che ha contribuito ad accendere ulteriormente il dibattito tra i pro ed i contro San Valentino.
Protagonista della vicenda a dir poco insolita un imam integralista residente a Riad. Mohammad al-Arifi, religioso saudita, già noto nel suo Paese per le sue dichiarazioni ai limiti dell’ estremismo, questa volta ha superato se stesso. Parlando a proposito della giornata degli innamorati, al-Arifi ha dichiarato: “Chi festeggia San Valentino si comporta come chi è immorale”, “cinguettando” in rete parole al vetriolo contro i mass media: “Non promuovete in alcun modo questa festa!”.
Mohammad al-Arifi non è nuovo ad iniziative del genere: tempo fa, l’ imam si è fatto notare per dei fatwa (pareri consultivi sulle più disparate tematiche) riguardo argomenti “scottanti” per lo Stato saudita. Il religioso aveva posto il veto sul canale dedicato ai bambini Mbc-3 di al-Arabiya, accusandolo di plagiare piccole e suscettibili menti con i propri cartoni animati; al-Arifi, inoltre, aveva espresso parere contrario alla possibilità, per una ragazza, di mostrarsi in abiti “rivelatori” davanti al proprio padre.
La giornata di San Valentino è da sempre nel mirino degli Islamici: la festa, considerata prettamente occidentale, non è gradita alle autorità saudite. Durante lo scorso anno, la polizia religiosa saudita (nota anche con il nome di “Comitato per la promozione della virtu’ e la prevenzione del vizio”) aveva monitorato i commercianti e i fiorai sauditi nella giornata del 14 febbario; quest’ anno, pare che le forze dell’ ordine locali abbiano alzato la posta in gioco, arrivando a chiudere persino questi esercizi commerciali. Una secca smentita arriva, a tal proposito, dal capo della polizia religiosa, Abdullatif al-Sheikh: “Noi lavoriamo contro cio’ che viola il Corano e gli insegnamenti del Profeta”, sottolineando come la chiusura dei negozi non rientri nelle competenze del Comitato. La censura in Arabia Saudita, tuttavia, ha colpito il web: il portale di ricerca Google non ha dedicato la propria home page alla ricorrenza degli innamorati. Buon San Valentino!