Dublino choc: uccide amico e posta condoglianze su Facebook

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Dublino – “Diffida dei tuoi nemici, ma ancor più dei tuoi amici”. Questo detto, che per alcuni potrebbe risultare contraddittorio, è invece calzante per l’ ennesimo caso di cronaca nera che VNews 24 sta per raccontarvi. Protagonisti due giovani irlandesi, amici per la pelle ma divisi inevitabilmente da quella “bestia nera” chiamata droga. A rendere questo “quadretto” ancora più macabro, l’ immancabile utilizzo di Facebook, diventato suo malgrado il terzo “personaggio” di questa triste vicenda. Già, perchè l’ omicidio nell’ era 2.0 vede, immancabilmente, la presenza dei social network come veicoli preferenziali per la creazione di alibi destinati, però, irrimediabilmente a crollare.

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“ERI UN FRATELLO PER ME”. Siamo a Dublino, capitale irlandese. Il 21enne Darren Wynne e Jamie Lindsay sono amici “per la pelle”. O almeno così sembra, sino alla giornata di ieri quando Wynne, pare per contenziosi legati alla droga, ha imbracciato un fucile, colpendo ad un occhio Lindsay ed uccidendolo sul colpo. Il 21enne, che pare avesse portato l’ arma con sè solo per spaventarlo, non si sarebbe subito costituito alle forze dell’ ordine,anzi. Come se nulla fosse accaduto, poche ore dopo il fattaccio, Darren Wynne avrebbe pensato bene di collegarsi sulla propria pagina Facebook, per postare le proprie, “sentite” condoglianze all’ amico defunto. “Eri come un fratello per me”, ha scritto il 21enne di Dublino riferendosi al suo “migliore amico”: senso di colpa o alibi a prova di bomba?

Qualunque fosse il motivo di una tale esternazione, il “gioco” è durato poco per Wynne. Posto sotto arresto per l’omicidio di Lindsay, il 21enne di Dublino avrebbe spiegato il motivo di un crimine tanto scellerato. Jamie Lindsay avrebbe minacciato il killer, accusandolo della sparizione di alcune piantine di cannabis. Per tutta risposta, Darren Wynne si sarebbe presentato dalla vittima armato di fucile. Si è trattato di un caso da manuale di legittima difesa, di un incidente o di un omicidio premeditato? Difficile dirlo ora, ma una cosa è certa: anche la più solida delle amicizie può trasformarsi in un odio viscerale, se di mezzo c’è la droga.

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