Scomparsa ed uccisa a 14 anni: la tragica fine di Chiara

Chiara Paez la ragazzina scomparsa

Rufino (Argentina) – Morire a 14 anni per mano del primo amore, un ragazzino benvoluto da tutti. Questo il tragico epilogo consumatosi nell’arco di appena 24 ore nella provincia argentina di Santa Fe. Vittima dell’inspiegabile delitto la giovanissima Chiara Paez. Chiara era un’adolescente come tante altre: bel sorriso, occhi aperti sul Mondo, innamorata e felice. Dalla giornata di ieri, però, si erano perse le tracce della ragazzina: immediate le ricerche a tappeto in tutta la zona, purtroppo senza alcun esito. Sino alla tragica ammissione da parte del fidanzatino di Chiara, fatta proprio a suo padre.

INCINTA. Dopo appena un giorno dalla scomparsa di Chiara Paez, il 16enne Manuel M. – che intratteneva una relazione amorosa con la giovane – ha deciso di confessare l’orrendo delitto della 14enne proprio a suo padre, poliziotto di zona, che nulla ha potuto fare se non constatare la presenza del cadavere della ragazzina nel proprio giardino e, successivamente, denunciare il proprio figlio.
Manuel è finito immediatamente in stato di fermo, ma i dubbi sul delitto di Chiara Paez sono numerosi e non facili da risolvere. La ragazzina, come raccontato dal padre , era alta e robusta (Chiara era alta 1,70 metri e pesava ben 70 kg): non avrebbe facilmente ceduto alle aggressioni del ragazzo, si sarebbe di certo difesa. Manuel ha forse avuto bisogno di un complice per ucciderla?

Anche il movente dell’omicidio non è chiaro. Secondo i primi esami autoptici, Chiara era incinta: Manuel l’avrebbe uccisa perchè voleva tenere il bambino? La morte potrebbe essere il drammatico risultato di una discussione degenerata? Non è chiaro se la ragazzina fosse a conoscenza del suo stato interessante. Molti i nodi da sciogliere intorno ad una vicenda grottesca, aggravata dal fatto che i genitori di Chiara nutrivano piena fiducia nel fidanzatino, ritratto del tipico giovane affidabile e devoto alla loro bambina. “Mi è sempre sembrato un bravo ragazzo”, ammette affranto il papà della vittima. Un dettaglio inquietante che contribuisce a rendere ancora più inspiegabile un gesto dettato dall’odio, più che dall’amore.

La 14enne Chiara Paez