Una scatola vuota è piena di vuotezza o vuota di pienezza? E’ questo il quesito esistenziale che sta sconvolgendo il web nelle ultime ore, il tutto partito da alcune discussioni filosofiche in forum importanti.
La domanda è apparentemente semplice ma ricca di possibilità logiche, una scatola per essere vuota, deve essere piena di vuotezza o vuota di pienezza?
A rigor di logica, una scatola è vuota quando è priva di qualcosa, quel essere priva di qualcosa significa che è vuota, per cui una scatola può essere considerata vuota se al suo interno è piena di vuotezza. Ma L'”essere” in sè pieno di qualcosa presuppone la presenza fisica di un qualcosa, e quindi la frase “piena di vuotezza” sarebbe quindi un ossimoro, una contraddinzione logica.
Analizzando invece la seconda frase, una scatola vuota è tale quando è vuota di pienezza, possiamo costatare che svuotare qualcosa del suo contenuto presuppone che al suo interno ci sia qualcosa. Quindi l’essere vuoto di pienezza significa che al suo interno non è presente ciò che si può definire pieno. E con definizione di pieno noi intendiamo qualcosa di strabordante perciò copioso. In questo caso la scatola è vuota di qualsiasi cosa, ma anche di pienezza? Insomma le strade logiche sono molteplici, a voi lettori le opportune considerazioni e risposte.
La risposta più “giusta” e quotata sarà inserita a fondo articolo.