Venezia – Li chiamano “topi”, ma si tratta d’imbarcazioni da trasporto utilizzate dagli esercizi commerciali nella pratica quotidiana. Purtroppo, questo tipo di navi sta diventando sempre più una piaga per la città, che vive sostenuta dai ponti che l’attraversano. Proprio sotto uno di questi ponti, pare che gli utilissimi “topi” non riescano più a passare. A causa della necessità di trasportare sempre più merci, queste imbarcazioni si sono trasformate per sostenere un peso.
Peraltro, spesso e volentieri queste grandi navi sono dotate anche di gru idrauliche, che stanno rendendo davvero allarmante per i cittadini veneziani il fenomeno in cui i “topi” s’incastrano sotto i preziosi ponti a sostegno della cittadina galleggiante. Infatti, sono stati accertati danni non solo a queste strutture, ma anche alle fondamenta dei palazzi veneziani ed agli edifici stessi. La loro solidità rischia seriamente di essere compromessa, se questi “attacchi” non cesseranno.
Un eclatante episodio ieri: tra campo Santa Maria Formosa e colle del Paradiso l’ennesimo “topo” di città si è incastrato sotto un ponte. Il problema è sorto quando, annunciato con un certo anticipo l’arrivo di un’alta marea dalle sirene cittadine, il conducente dell’imbarcazione non ha scelto di interrompere la tratta fino al supermercato che avrebbe dovuto rifornire. E’ così che è accaduta la disgrazia, che avrebbe potuto trasformarsi in qualcosa di ancora peggio. Infatti, l’equipaggio della nave da trasporto ha nutrito fondati timori sulla possibilità che l’acqua, spingendo il “topo” sempre più in alto, avrebbe potuto danneggiare irreparabilmente il ponte. A livello strutturale, un colpo di quella portata potrebbe seriamente compromettere la stabilità dell’intera zona.