Un viaggio in treno con Caterina Bajetta. Intervista esclusiva VNews24

caterina bajetta

Il 10/10/2014 di ritorno da Milano sulla linea Milano – Mantova, treno Reggio Express, ho incontrato per caso Caterina Bajetta, attrice teatrale che nel mondo dello spettacolo gode di ottima fama, ho deciso di intervistarla e ho scoperto questo:

(segue l’intervista integrale riportata senza aggiunte ne commenti)

Ciao, sono Caterina Bajetta, ho 31 anni e sono di Milano, ho fatto la scuola del Piccolo terminandola nel 2008, ho fatto spettacoli con questa scuola facendo Tournèe, poi ho lavorato con il Teatro Libero, con il Teatro Tertulliano, adesso sto lavorando con altra compagnia dopo aver lavorato ad Erba in vari Teatri e debutterò dal 7 Maggio al 18 Maggio con una nuova rappresentazione sempre al Teatro Tertulliano con LETTERA AL MIO GIUDICE, di George Simenon per la Regia di Giuseppe Scordio e con Massimo Loreto.

Ho iniziato a fare teatro molto tardi, intorno ai 18 anni, in modo amatoriale. Facevo due o tre lezioni a settimana, fino a quando non ho fatto i provini per entrare al Piccolo, superati. Sono entrata al Piccolo intorno ai 23 anni, con un forte impegno di 8 ore al giorno con il solo lunedì libero. Fare Teatro è un po’ come essere in convento, nel senso che tu dedichi il tuo tempo solo a quello, dedicandovi anche il tuo tempo libero e le serate. La Scuola teatrale è dura e ti fornisce un certo tipo di disciplina, che, se ad esempio si esce dal Liceo hai già. Io provenivo dall’ ambiente universitario, sono laureata in Lettere. Nella Scuola di Teatro, a differenza di una Facoltà universitaria, gli insegnanti sono molto decisi, ti dicono sempre quello che devi fare, che nella vita mi è servito ad avere una disciplina, un’etica, una precisione…. ci dicevano: ”Tu devi essere precisa, devi avere un’etica, tecnicamente devi saper fare le cose, devi aver riguardo per il tuo lavoro, ti devi saper rapportare con i tuoi spazi, le tue cose”. Io sono uscita dalla Scuola di Teatro nel 2008, mi pare, ed Io ho avuto la fortuna di lavorare subito, facendo per 3 anni parti piccole, però già inserita in un circuito che proponeva Tournèe, all’epoca positive perchè non c’era ancora questa crisi e si respirava una cultura per il Teatro. Questo per dire che nel mondo teatrale ho avuto subito spazio tra i tantissimi attori ed aspiranti attori che popolano questo mondo, dovreste vedere quanti, tra professionisti e non! E’ un mestiere che fanno in tantissimi, e con tantissime variabili, dove non sempre si guarda alla professionalità, ma bensì ad altri aspetti. E’ difficile ciò che faccio in quanto spesso vengono “scelti” attori non professionisti che non hanno fatto scuole, ma che per il vero risultano bravi, comunque, è per questo che, dopo aver lavorato con il Teatro Carcano, ho avuto un periodo in cui ho lavorato “fuori”, con qualche spettacolo ogni tanto. Uno spettacolo, prove comprese dura un mese, tre settimane, per questo motivo secondo il mio punto di vista è giusto avere un’alternativa, essendo un “mondo difficile”, nel quale è difficile “esserci sempre”, l’avere un altro campo nel quale stare, diventa ad oggi indispensabile.

 

Caterina Bajetta, oggi, oltre a tutto studia Logopedia a Mantova e procede filata in una vita impegnata su più fronti.

Complimenti.